Rassegna Stampa

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Caos al Lirico, il neo direttore Ena si dimette. "Teatro nel baratro"

Fonte: web Castedduonline.it
24 marzo 2015

 


Clamorose dimissioni al Lirico del neo direttore amministrativo, funzionario del Comune di Cagliari. Giuseppe Farris (Fi): "Evidenti le responsabilità di Zedda e l'inquietante silenzio della Regione davanti alla crisi irreversibile del teatro"


Autore: Federica Lai il 23/03/2015 15:42

 

 

 


Ancora aria di tempesta sul Teatro Lirico di Cagliari. A meno di una settimana dalla nomina, il direttore amministrativo Giuseppe Ena, funzionario del servizio Bilancio del Comune di Cagliari e fino al settembre scorso consigliere di amministrazione del Cacip e componente del consiglio direttivo del parco regionale di Molentargius, lascia l'incarico assegnato durante la scorsa riunione del Cdi del Lirico. "Le dimissioni di Ena, unitamente alla disdetta da parte della Spocci dell'incontro con i dipendenti,  confermano il fatto che il Teatro e' oramai sprofondato in una crisi irreversibile - accusa il capogruppo di Forza Italia, Giuseppe Farris - È evidente la responsabilità in capo alla Governance, cui si somma l'inquietante silenzio da parte della Regione".

Rinviata la riunione di questa mattina del soprintendente Spocci con i sindacati, per  "mancanza di notizie certe in ordine alla situazione economico finanziaria dalle quali dipendono in linea prioritaria l’erogazione degli stipendi”. E sull'ente lirico di via Sant'Alenixedda cade, anche se non in maniera diretta, l'accusa del presidente del Conservatorio Gianluca Floris, che in un post su Facebook attacca l'ex soprintendente Marcella Crivellenti: "ha detto che ho scritto cose contro di lei pubblicamente e che mi querelerà  per questo e per una mail che le avrei mandato. Ho già dato mandato al mio avvocato di procedere per querela che illustrerò al mio rientro da Pechino".

Duro comunicato anche dai sindacati Rsa Usb del Teatro Lirico. "L'annullamento improvviso ed inspiegabile della convocazione di oggi - si legge nel documento a firma di Massimiliano Cecalotti, Ignazio Sibiriu e Paolo Piras - dimostra la totale inadeguatezza di una dirigenza incapace di far fronte alle inderogabili necessità che uno stato di crisi comporta, e che ci aveva già allarmato con alcune scelte gestionali discutibili. Risulta che la disponibilità di cassa, comprensiva di fido, sia quasi esaurita, e la decisione che si prospetta pare essere una sola: non pagare gli stipendi. Pur non avendo la responsabilità diretta sui debiti pregressi e il ritardo degli stipendi, la nuova dirigenza ha l'obbligo di formulare immediatamente una programmazione degna di una fondazione lirico sinfonica che garantisca al pubblico continuità in termini quantitativi e qualitativi. Occorre restituire credibilità a un teatro dove, attualmente, gli artisti rifiutano di esibirsi per paura di non essere pagati".