Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

I residenti aspettano che arrivi il vascone sotterraneo

Fonte: L'Unione Sarda
24 marzo 2015


REAZIONI. I danni maggiori alla Prima fermata, dove il cantiere non è ancora stato aperto

 


Alla Prima fermata l'acqua è ancora in mezzo alla strada. Il giorno dopo il nubifragio, tra via Tramontana e il Poetto, il sole ha fatto evaporare i ricordi della domenica da incubo ma non nell'unico tratto di lungomare senza cantiere.
«Davanti all'ingresso c'era un fiume d'acqua: per riuscire ad entrare abbiamo chiesto in prestito una passerella». Matteo Ligas, sulla porta dell'Hotel Nautilus, indica l'acqua che ancora copre l'asfalto: «La pioggia di domenica è stata tanta e gli effetti sono stati proporzionati, ma in questo tratto con qualche goccia la strada si riempie d'acqua».
Di fronte a lui alcuni operai stanno lavorando nei parcheggi del D'Aquila per arginare una perdita che ha creato un laghetto nello sterrato a ridosso dello stabilimento balneare. A pochi metri da lì, all'altezza de “Lo spiedo sardo”, si vede l'avanzata del cantiere trasforma-lungomare che in questi mesi dovrà smantellare e ricostruire anche la prima fetta di Poetto. «Contiamo tutti su quell'intervento, non tanto per una questione estetica - aggiunge Ligas dall'unico albergo del lungomare - ma perché dovrà dare una soluzione definitiva ai problemi idrici di questa parte di Poetto».
In diverse zone della città ci sono lavori in corso con residenti e commercianti che di notte hanno gli incubi sull'avanzata di transenne e ruspe, ma non è così alla Prima fermata. «Vediamo i lavori avvicinarsi e aspettiamo che arrivi il nostro turno», commenta Igino Porceddu, che in caso di piogge come quella di domenica si trova un lago davanti al portone: «Per una questione di pendenze qui ci troviamo sempre in mezzo all'acqua per la fuoriuscita delle acque bianche, ma in caso straordinari come l'ultimo le pompe delle fogne vanno in tilt e arrivano anche le acque nere». La soluzione del problema è a pochi passi dalla sua casa che si affaccia sulla spiaggia liberata dai chioschi.
«Quel grande vascone - commenta Porceddu, indicando un grande ammasso di cemento sistemato a bordo strada - verrà interrato qui, tra gli alberi, e sarà la soluzione di tutti i problemi. Nei lavori per il nuovo lungomare è prevista non solo la realizzazione della passeggiata e della pista ciclabile, ma anche la definitiva sistemazione di tutti i sottoservizi».
Il nuovo look del Poetto vedrà la scomparsa delle auto con una rivoluzione che non si annuncia indolore. «I residenti col posto auto interno potranno accedere - conclude Porceddu - ma saremo gli unici: temo che per i bagnanti ci saranno i principali disagi con la scomparsa dei posti auto; i parcheggi esistenti sono pochi e non sarà facile convincere tutti i cagliaritani ad andare al mare coi mezzi pubblici».
Marcello Zasso