Rassegna Stampa

web Cagliari Globalist

Nuovo passo verso la parità di genere

Fonte: web Cagliari Globalist
20 marzo 2015


È stata presentata la proposta di legge per le politiche di genere e pari opportunità.

di Cristina Onnis

È stata presentata la proposta di legge per le politiche di genere e pari opportunità. Documento composto da 15 articoli frutto dello studio collaborativo tra la Commissione Pari opportunità e il Comitato Pari Opportunità dell'ordine degli avvocati di Cagliari.

Elisabetta Dettori, presidente della Commissione Pari opportunità, ha spiegato: "Per un progresso effettivo del paese da un punto di vista economico, sociale e culturale è fondamentale la presa di coscienza della differenza di genere e della ricchezza che porta nella società. Ci sono ancora numerosi settori in cui è presente la disparità di genere. Secondo i dati raccolti da Global Gender Report del 2014 sulla parità di genere l'Italia si trova al 69esimo posto su 142 paesi. L'88esimo posto per l'aspetto economico. Le donne hanno meno occupazione rispetto agli uomini, in Sardegna il tasso occupazionale è del 39%. Le donne sono avviate al lavoro in maggior numero rispetto agli uomini, ma solo 19 mila lavorano contro i 22 mila degli uomini. Di questi ottengono il contratto a tempo indeterminato in 4000, delle donne solo 3000. Una parità di genere porterebbe una maggiore competitività e prosperità economica oltre che una maggiore efficienza, data una visione più ampia delle cose. L'uguaglianza, fra l'altro, fa parte dei principi fondamentali del diritto internazionale ed è presente nella nostra Costituzione. La nuova proposta di legge si propone da un lato di attuare azioni positive per abbattere le discriminazioni, dall'alNuovo passo verso la parità di genere tro la programmazione di azioni politiche con un approccio pluralistico che valuta la diversità tra uomini e donne. Tra i punti salienti della normativa vi è il Bilancio di genere. Strumento atto a raggiungere una maggiore equità dell'azione pubblica rispetto alle pari opportunità. È importante anche la Medicina di Genere, già nel 1998 l'organizzazione mondiale della sanità ha riconosciuto la necessità di differenziare la ricerca scientifica tra uomo e donna per un incremento della produttività ed una migliore qualità della vita. La legge sulla cittadinanza di genere è stata approvata nel 2009 in Toscana e nel 2014 in Emilia Romagna".

Il presidente della Commissione Pari opportunità, Rosanna Mura, prosegue: "Per un risultato concreto nel superamento delle diseguaglianze di genere occorre una politica di prevenzione. È importante il ruolo della famiglia e soprattutto della scuola. Bisogna ragionare su progetti formativi per abbattere gli stereotipi di genere. Applicare un welfare che permetta alle donne di conciliare il lavoro con gli impegni familiari e al padre di assumere un ruolo importante all'interno della famiglia, aspetti presenti nelle normative nazionali di recente approvazione. Abbiamo pensato ad azioni mirate allo sviluppo dell'imprenditoria e del lavoro femminile. Uno strumento in particolare è la Banca Dati nel quale saranno raccolti i curricula di tutte le donne. Queste hanno competenze poco valorizzate, che invece sono sempre più utili e importanti per tutti i settori. Le politiche di genere comprendono i diritti civili e umani che tutti devono avere interesse vengano rispettati e garantiti".