Rassegna Stampa

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Sant'Elia, Comune pronto alla linea dura: "Lotta a illegalità, sgomberi in pilotis e cantine abusive

Fonte: web SardegnaOggi.it
20 marzo 2015

 


A Sant'Elia il Comune riparte da sicurezza e legalità. Più vicina la riqualificazione del quartiere, oltre ai lavori nel lungomare con il porticciolo e il parco disegnato da Joao Nunes la Giunta interverrà sui palazzi: "Azione radicale di eliminazione di tutte le occupazioni abusive substrato di molte attività illegali". Ma sui tempi ancora incertezza.

CAGLIARI - A ottobre la firma sull'accordo di programma tra Comune di Cagliari, Regione e Area (l'azienda regionale per l'edilizia abitativa) ha dato un'accelerata verso la riqualificazione del quartiere Sant'Elia. A disposizione ci sono 133 milioni di euro che verranno investiti in due fasi (37 milioni nella prima, i restanti 96 nella seconda) per la ristrutturazione degli edifici e delle aree del complesso “Lame”, “Torri”, “Anelli” e “Del Favero”. Obiettivo principale: far uscire il quartiere dalle condizioni di degrado che lo affliggono da decenni.

Ne è convinta la Giunta Zedda che due giorni fa, dopo diversi incontri interlocutori tra i tecnici di Area e quelli del Comune, ha dato il via libera ai criteri per progettare gli interventi: “Al degrado fisico del grande complesso immobiliare - è scritto nella delibera - si somma il disagio sociale derivante da condizioni economiche e di vita decisamente critiche. Per avviare un processo di rigenerazione urbana è necessario per prima cosa assicurare due precondizioni essenziali: sicurezza e legalità”. Tradotto, significa: massima accessibilità e visibilità negli spazi comuni come piazzali o giardini in modo da “stimolare il controllo sociale” e garantire ai residenti percorsi agevoli ma anche, quando necessario, “la possibilità di intervento delle forze dell'ordine”. Ruspe in azione dunque, ma anche la semplice illuminazione pubblica, per stanare i traffici illeciti in uno dei quartieri simbolo dello spaccio di droga. “In termini di legalità - è scritto - occorre avviare un'azione radicale di eliminazione di tutte le occupazioni abusive di spazi e locali che costituiscono il substrato di molte attività illegali promuovendo invece l'emersione di quelle attività perfettamente legittime per le quali nel quartiere non sono stati a suo tempo posti a disposizione spazi idonei. Esistono situazioni che vanno represse, e altre che, con adeguato sostegno, possono essere ricondotte alla piena legalità”. Esistono anche cantine abitate, abusivamente, per le quali prima di intervenire l’esecutivo promette di trovare “soluzioni abitative per la sistemazione delle famiglie”.

Negli ultimi anni l'amministrazione comunale ha avviato diversi progetti per "ricucire" Sant’Elia con la città: la passeggiata nel lungomare, la riqualificazione del piazzale Lazzaretto, l'arena concerti, il nuovo porto per la piccola pesca e il parco degli anelli progettato dall'architetto del paesaggio João Nunes. Ora sta cercando di portare nel rione uffici pubblici, un primo passo è stato fatto con il trasferimento del Csl (Centro servizi per il lavoro) da Pirri all’ex scuola media di viale Borgo Sant’Elia: “Occorre prevedere una programmazione puntuale ed attenta dei servizi da insediare: devono essere coerenti con i bisogni espressi dagli abitanti e con quelli latenti e devono essere previsti in maniera da elevare la qualità ambientale generale del rione”. La nuova vita del quartiere passerà anche dall’eliminazione di parcheggi e la creazione di aree verdi con attrezzature per lo sport in corrispondenza di viale Ferrara, la realizzazione di una una strada-Parco in via Utzeri e un collegamento pedonale tra il Borgo Vecchio e le Torri.

Andrea Deidda