Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Muro contro muro sulla Legge Casa È scontro sul ruolo di Renato Soru

Fonte: L'Unione Sarda
19 marzo 2015

CONSIGLIO. In aula manca due volte il numero legale. L'opposizione sceglie l'ostruzionismo 

Muro contro muro. Parlando delle norme per ampliare le case dei sardi - quelle che la Giunta vorrebbe approvare in attesa di una nuova legge urbanistica (c'è l'impegno di presentarla entro due mesi) - la frase fatta sintetizza bene ciò che è accaduto ieri nell'aula di via Roma. La maggioranza è tutt'altro che un monolite, ma le mediazioni finora sono servite a seppellire una (malcelata) voglia di sbottare da parte di quella frangia del Pd alla quale non garba la linea “dura e pura” di Renato Soru il talebano. L'opposizione ha tentato fino all'ultimo di far rinviare tutto l'ambaradan per ottenere la proroga del Piano Casa tanto caro ai partiti che l'hanno inventato nella passata legislatura, e allo stesso Ugo Cappellacci . Tentativo rimasto al palo, quest'ultimo, dopo la doppia sospensione della seduta mattutina per mancanza del numero legale. Al terzo tentativo, con un colpo di reni di Francesco Pigliaru che ha strigliato (con il solito garbo british) quei consiglieri che (forse) speravano in uno slittamento della discussione, la moratoria sine die è stata scongiurata. Alla fine della maratona, prima della partita della Juve, è stato approvato il solo articolo 1.
OSTRUZIONISMO Alla minoranza, dunque, non è restato altro che organizzare un robusto filibustering (ostruzionismo), anche se il termine non piace al capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis . Il quale ha preferito girarla così, quasi fosse un compagno della sinistra extraparlamentare: Lotta dura, senza paura . E così per tutto il giorno, si è assistito a una marea di comizietti, molto spesso noiosi e inutili (i consiglieri d'opposizione sono intervenuti per dichiarazioni di voto sui propri emendamenti), giusto per far respirare un clima di battaglia preventivato fin dalla vigilia. Alla fine, il voto sulla Legge Casa arriverà a metà della prossima settimana, visto che oggi il Consiglio andrà avanti stancamente per poi fermarsi in occasione dell'annunciata visita della Presidente della Camera Laura Boldrini .
LE NORME Il presidente della Commissione Governo del Territorio, Antonio Solinas (Pd) ha difeso i principi ispiratori della Legge 130 «che dà certezze agli operatori e si distingue per la sua trasparenza. Oltre all'importanza dello sportello unico per l'edilizia, va sottolineato il meccanismo degli incentivi volumetrici per i centri storici nei Comuni con i Piani particolareggiati». In ogni caso, nella legge si conferma la “condanna” definitiva delle lottizzazioni dormienti dal 2006, e l'indicazione del lotto minimo di tre ettari per l'edificabilità nell'agro: eventuali modifiche potranno essere valutate con la nuova legge urbanistica che potrebbe essere varata entro la fine dell'anno nonostante la Legge preveda il termine del 30 giugno 2016. Quanto agli alberghi, potrebbero essere 50 quelli interessati da ampliamenti per servizi. Nessuna deroga infine per le strutture che ricadono nella fascia dei 300 metri dalla battigia.
IL DIBATTITO Per tutta la giornata di ieri, le orecchie del segretario regionale del Pd non hanno avuto un minuto di tregua. La gran parte del dibattito hanno riguardato proprio il ruolo di Renato Soru. «Siamo governati da un Presidente - ha osservato Ugo Cappellacci - che non è stato eletto dal popolo, mentre Francesco Pigliaru fa l'assessore». Per Michele Cossa (Riformatori) «la maggioranza complica la vita ai sardi con il varo del “Blocca Sardegna”. La legge aumenterà i dubbi interpretativi e i timori degli uffici tecnici con conseguenze devastanti per il settore». Molto duro anche Giuseppe Fasolino (Fi), secondo il quale «questa legge è ancora più penalizzante del Ppr di Soru perché arriva in un momento di gravissima crisi e sarà il colpo mortale per l'edilizia. Manca poi un'idea di Sardegna». Da politico consumato, Pietro Pittalis ha svolto il ruolo di regista della strategia ostruzionistica senza rinunciare al tentativo di spaccare il Pd proprio sul ruolo di Soru. «Questa legge - ha commentato il capogruppo forzista, rivolto ai Dem - ve la stanno facendo ingoiare. Cambiate rotta, finché siete in tempo». Molto critici, poi, gli interventi di Marco Tedde, Alessandra Zedda, Attilio Dedoni . Per Salvatore Demontis (Pd), «non c'è stato alcun diktat di Soru. Venerdì, la direzione del partito ha deciso la sua linea dopo 35 interventi. Noi discutiamo alla luce del sole, voi in Costa Smeralda».
Augusto Ditel
@augustoditel