Rassegna Stampa

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Cagliari, l'accusa di un consigliere: "In Aula votano anche gli assenti"

Fonte: web SardegnaOggi.it
18 marzo 2015

 

"Alcuni voti risultavano accreditati a singoli consiglieri, che già da tempo avevano abbandonato l'aula". É la denuncia di Paolo Casu (Gruppo Misto) in una lettera inviata al Prefetto di Cagliari. Il fatto durante la discussione del Bilancio: "Ho presentato 3200 emendamenti ma non li ritiro".

CAGLIARI - L'accordo tra centrosinistra e Forza Italia non basta a sbloccare l'approvazione in tempi rapidi del Bilancio di previsione del Comune. All'ordine del giorno ci sono ancora circa 3600 emendamenti, la maggior parte dei quali presentati da Paolo Casu. L'ex sardista, alle ultime elezioni regionali candidato con Sel, non risparmia critiche al centrosinistra "autoreferenziale di Zedda and company" accusando il primo cittadino di di non amare il dialogo e, ancor peggio personalizza la politica come "affare personale" e non condivisione collettiva.

Casu chiede  degli impegni precisi: "Sto ancora attendendo la realizzazione delle futili promesse fatte dal sindaco sulle questioni relative all'Ippodromo, all'Ospedale Marino, all'Anfiteatro Romano, a Giorgino e anche sugli interventi urgenti e irrimandabili sanciti con un suo impegno qualche mese fa sull'attivazione dello Stato di Crisi per l'area Cagliaritana. Per non parlare poi, della questione Teatro lirico, dove chi predica bene, da troppo tempo continua imperterrito a razzolare male, molto male".

Il consigliere del Gruppo Misto proprio ieri ha inviato al Prefetto una dura lettera, in reazione ai fatti che hanno caratterizzato l'ultima riunione notturna del Consiglio Comunale durante la votazione di un emendamento presentato dall'opposizione: "In occasione della prima votazione - scrive -  poi dallo stesso Presidente del Consiglio annullata a seguito delle mie forti proteste e dei Consiglieri della minoranza, alcuni voti risultavano accreditati a singoli consiglieri comunali, che già da tempo avevano abbandonato l'aula, forse, anche a causa dell'ora tarda con cui i lavori si erano protratti. Lo stesso Presidente Depau, dopo alcuni momenti di forti e preoccupanti tensioni, prendendo atto delle proteste sollevate dallo scrivente e dai consiglieri dell'opposizione presenti in Aula, attivava le procedure per l'annullamento della prima votazione e per la ripetizione della stessa". "Credo - conclude - che sia necessario davvero fermarsi e riflettere sul grave danno di credibilità alle Istituzioni e all'immagine della nostra città, che atteggiamenti e azioni scellerate e piratesche del genere, possono creare a noi tutti, specialmente in un periodo in cui a un normale cittadino e sempre più difficile realizzare la Politica come l'unico e insostituibile strumento democratico per l'amministrazione della cosa pubblica e delle nostre società civili".