Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Dalla metà di aprile il 730 precompilato per i contribuenti di Gabriella Cerami

Fonte: La Nuova Sardegna
9 marzo 2015

Il nuovo modello per pensionati, dipendenti e assimilati
Riguarderà 20 milioni di italiani. Ok dai consumatori
 

ROMA Addio al vecchio modello 730. Dal 15 aprile il modulo della dichiarazione dei redditi sarà precompilato e in versione digitale. Per venti milioni di contribuenti (pensionati, lavoratori dipendenti e assimilati) basterà un clic per mettersi in regola con il Fisco. Un anno fa il premier Matteo Renzi aveva promesso l’invio direttamente a casa del 730 con le caselle già riempite. Oggi qualcuno rimarrà deluso perché non sarà esattamente così, ma si tratta comunque, secondo il ministro della Pubblica amministrazione, Marianna Madia, «di un altro passo importante verso la semplificazione». Soddisfatti anche i consumatori. Per il Codacons questa novità porterà risparmi compresi fra i 600 milioni e i 2 miliardi di euro. Non la pensa così Unimprese che lancia l’allarme: «Complicazioni burocratiche ed errori a raffica comporteranno ricorsi e contenziosi tributari». Come funziona? Il modulo andrà cercato su internet e per mettere le mani sulla propria dichiarazione dei redditi si dovrà disporre del codice per i servizi telematici dell’Agenzia delle entrate. Per averlo bisogna andare sul sito www.agenziaentrate.gov.it, o telefonare al numero 848.800.444 o agli uffici territoriali delle Entrate. Nel 2015 la dichiarazione dei redditi sarà precompilata solo in parte, ma conterrà già molti dati utili che lo Stato già possiede: redditi da lavoro e pensione, carichi familiari, spese per mutui, contratti d’affitto, compravendite di immobili, premi assicurativi e contributi previdenziali. Riscriverli da capo nel modello, raccogliere e fotocopiare tutte le ricevute presto sarà solo un ricordo. L’Agenzia delle entrate sta elaborando tutte le informazioni disponibili in Anagrafe tributaria, quelle trasmesse dalle banche, dalle assicurazioni e dai sostituti d’imposta (enti previdenziali e datori di lavoro). Le operazioni di acquisizione e trattamento dei dati sono ancora in corso. Si parla di una montagna di informazioni, di cui circa 120 milioni sono state già trasmesse: più di 100 milioni di operazioni relative ai premi assicurativi, interessi passivi sui mutui e contributi previdenziali, oltre a quasi 19 milioni di certificazioni uniche. L’obiettivo è fare in modo che nel 2016 siano presenti, nella dichiarazione dei redditi, anche le spese sanitarie, che danno diritto a deduzioni dal reddito o a detrazioni d’imposta, e altre spese comuni, come ad esempio le tasse per l’iscrizione a scuola e all’università. Una volta che il modello 730 verrà scaricato, sarà possibile modificarlo e integrarlo, per poi accettarlo e trasmetterlo al fisco dall’1 maggio al 7 luglio. Tutte le operazioni saranno effettuate direttamente dal proprio computer o delegando un Caf o un professionista. In quest’ultimo caso i controlli dei documenti vengono effettuati direttamente nei confronti dei Caf e dei professionisti ai quali i cittadini si affidano. Una responsabilità, questa, contro la quale si sono scagliati proprio i Caf, ma l’Agenzia delle entrate ha sottolineato che «proprio per il ruolo di maggiore responsabilità» riceveranno compensi maggiori rispetto allo scorso anno. ©RIPRODUZIONE RISERVATA