Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Le memorie della guerra

Fonte: L'Unione Sarda
9 marzo 2015


IL CENTENARIO. I soldati sardi del 15-18 protagonisti di una mostra

 

Lettere e foto dei cittadini raccontano la Storia

 

Cento anni fa tantissimi giovani, sardi e cagliaritani, lasciarono le proprie case, molti per la prima volta, per essere gettati nelle trincee friulane e trentine, spesso senza tornare più. Era la Grande Guerra. Un secolo fa, 1915, l'Italia entra in guerra. E oggi, nell'anno del centenario, il Comune si prepara a ricordare quella tragica pagina di storia con una mostra che coinvolga attivamente la cittadinanza.
L'EVENTO L'iniziativa - curata da Anna Maria Montaldo, direttore dei musei civici di Cagliari, e realizzata dalla Mediateca del Mediterraneo, dall'Archivio storico comunale e dal Servizio civile della stessa Mem - si svolgerà dal 22 aprile al 2 gennaio 2016 nelle sale del Search di largo Carlo Felice, arricchita da rassegne cinematografiche, incontri, testimonianze e performance. I cittadini che desiderano partecipare dando in prestito documenti, immagini, fotografie, manifesti e oggetti finora custoditi in un cassetto daranno un contributo prezioso, rendendo pubbliche mute testimonianze di dolori e gioie che riacquisteranno voce in questa speciale vetrina in cui la storia familiare si intreccia con quella nazionale e mondiale. A spiegare il senso di questa mostra “partecipata” è la stessa Anna Maria Montaldo: «Le lettere, i diari, le foto, le cartoline, i telegrammi, le mostrine e le medaglie diventano oggi per noi preziose testimonianze: per chi le scrisse furono l'unico mezzo per mantenere i legami familiari e gli affetti più cari, per chi le ricevette e lesse furono fonte di sollievo o di immenso dolore». Sarà un modo per ricordare la storia dei tanti soldati protagonisti della Prima guerra mondiale, eppure ignorati nei grandi libri di storia.
COSA FARE Far rivivere le storie di molti sardi, attraverso un cimelio e una qualsiasi testimonianza di quel passato, è lo scopo della mostra che si prefigge, come spiegano gli organizzatori, di restituire lo spaccato di una realtà «fatta di sofferenza e tristezza ma anche di speranza e desiderio». Chi volesse dare un contributo, può presentarsi - dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 13 - al palazzo di Città (piazza Palazzo), alla Mem (via Mameli), al Search (largo Carlo Felice) o alla Galleria comunale d'arte (giardini pubblici). Tutto il materiale consegnato verrà restituito alla fine dell'iniziativa. Per informazioni si può chiamare lo 070-6773865-3855.