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Lirico, ancora veleni. La Cgil: "Cento precari senza stipendio, primo concerto flop"

Fonte: web SardegnaOggi.it
9 marzo 2015

 

Lirico, ancora veleni. La Cgil: "Cento precari senza stipendio, primo concerto flop"
Clima rovente tra i corridoi della Fondazione, nuovo attacco delle organizzazioni sindacali alla dirigenza. Schiaffi verbali dalla Cgil: "Cento precari senza stipendio, nessun progetto. Serve un intervento urgente dei soci del teatro".



CAGLIARI – Le rassicurazioni del sindaco-presidente Massimo Zedda – una carriolata di denari sarebbe infatti in arrivo, 2,7 milioni di euro, unita all’obbiettivo di rimettere in sesto tutto entro i prossimi tre anni – non soddisfano le organizzazioni sindacali del Lirico. La nuova ‘infilzata’, a un giorno esatto di distanza dalla conferenza stampa di presentazione del cartellone della stagione concertistica, piovono nuovi attacchi sulla dirigenza del teatro. Lavoratori precari con le braccia incrociate e senza stipendio, c'è pure il timore di un ridimensionamento, al ribasso, del finanziamento del Fus. Nel mirino finisce la soprintendente Angela Spocci, con la Cgil che lancia l’allarme: “E’ doveroso domandarsi se non vi sia un lucido disegno che stia tracciando la strada che conduce alla fine di una realtà dimostratasi capace di regalare alla Sardegna, a melomani e non, grandi emozioni”

“Degli oltre trecento lavoratori dipendenti, un centinaio, precari che da oltre dieci anni prestano la loro opera al teatro, si vedono oggi privati del loro diritto ad avere un lavoro ed una retribuzione”, così esordisce Rossella Diana, segretaria dell’Slc Cgil. “L’incontro dello scorso ventiquattro febbraio è stato deludente, nessuna documentazione è stata presentata sullo stato economico finanziario della Fondazione, è del tutto assente non solo un progetto a lungo termine, ma persino una programmazione per l’intero anno”. C’è il cartellone di eventi riempito fino a maggio, ma per la rappresentante della Cgil non ci sarebbe “nessuna certezza su una futura stagione lirico-sinfonica. Il finanziamento Fus si eroga in base a qualità e quantità delle opere presentate”, ricorda la Diana. E giù una serie di attacchi nei confronti di Angela Spocci, dopo le dichiarazioni rilasciate al nostro giornale. La soprintendente, a margine della conferenza stampa di ieri, in merito alla domanda sui giudizi di fuoco da parte di più di un sindacato dei lavoratori, risponde che “saranno i fatti a parlare, il cartellone prodotto è stato fatto secondo quanto era nelle nostre possibilità”. E la Diana cita proprio le parole della Spocci, con le quali "ha liquidato le preoccupazioni delle organizzazioni sindacali" e condisce il suo pensiero con numeri: “Nel 2014 l’opera ‘La Traviata’ ha portato a teatro circa cinquemila studenti". Nel concerto inaugurale di ieri è stata “imbarazzante la visione del gran numero di poltrone vuote. Chiediamo ai soci della Fondazione un intervento urgente che possa ripristinare una situazione di normalità lavorativa e produttiva”.