Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Conguagli sugli affitti, fuoco incrociato su Area

Fonte: L'Unione Sarda
6 febbraio 2015

SANT'ELIA. Assemblea al Lazzaretto per gli aumenti imposti agli inquilini 

Ottomila euro di conguaglio, da rateizzare in cinque anni, e duecento euro in più di affitto mensile. Questa la comunicazione giunta in casa di un pensionato, titolare di un contratto di locazione con Area, l'Azienda regionale per l'edilizia abitativa. Le stesse due paginette che - con variazioni più o meno sostanziose - hanno rovinato il Natale e tolto il sonno a oltre tremila famiglie in tutta l'Isola.
Giovani genitori con bambini, vedove, pensionati. Erano tantissimi ieri, all'assemblea popolare organizzata al Lazzaretto di Sant'Elia. Troppi, per una sala così piccola da non saper contenere loro e una disperazione sfociata in grida, parole pesanti, e rischi d'interruzione.
Dietro la scrivania, il consigliere comunale Marisa Depau, Sergio Cuccui della Regione, Sebastiano Bitti e Massimo Cambule, rispettivamente direttore generale e amministrativo di Area. Tutti ad arginare un'onda umana. Storie di lavoro che non c'è più, di soldi che non bastano, di case che cadono a pezzi e grondano acqua.
Ma che costano, eccome. Colpa di un conguaglio arrivato dopo cinque anni di silenzio. Nel 2008, Area aveva comunicato l'interruzione della prassi che imponeva agli inquilini la presentazione dell'annuale autocertificazione sul reddito. Da quel momento, sostengono gli amministratori, la società avrebbe rilevato eventuali variazioni direttamente dal sito dell'Agenzia delle Entrate. Invece l'autorizzazione all'accesso è giunta solo di recente. E gli aumenti sono piovuti in una mazzata unica, senza accertamenti sulle singole situazioni e accompagnati da un adeguamento del canone, in alcuni casi anche decuplicato. «Senza mai intervenire sulle case, che sono in condizioni disastrose», si lamenta Susanna Pistis, «siamo abbandonati e si permettono di aumentare l'affitto, è una vergogna».
Oltre la solita scrivania, spuntano i megafoni. E le promesse. La prima, la possibilità di dilazionare la rateizzazione del conguaglio, da cinque a otto anni. La seconda, utilizzare 1milione 200mila euro di fondo sociale, per aiutare le persone in maggiore difficoltà. Ancora, la proposta di tornare all'autocertificazione annuale. E, più determinante nell'immediato, il riesame di ogni singola pratica per un riadeguamento del canone di locazione attuale, a partire dal mese successivo all'eventuale variazione di reddito o di nucleo familiare rilevata.
Clara Mulas