Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

La dura protesta dei malati

Fonte: L'Unione Sarda
5 febbraio 2015

 

LA LETTERA. Salvatore Usala scrive al governatore: faremo lo sciopero della fame

«Tagli folli ai fondi, non avete mantenuto gli impegni» Non è un paese civile quello in cui i malati devono manifestare in piazza per richiamare la politica al rispetto degli impegni. Invece succede di nuovo, e la protesta contro la Giunta regionale che promette e non mantiene, che taglia le risorse per i disabili gravi e per i progetti di assistenza personalizzata, diventa un ultimatum. Salvatore Usala, affetto da Sla e presidente delle associazioni Comitato 16 novembre e Viva la vita, annuncia che dal 18 febbraio inizierà lo sciopero della fame. Le ragioni le spiega in una lettera aperta inviata ieri al presidente della Regione, Francesco Pigliaru e agli assessori al Bilancio e alla Sanità.
«Nonostante l'assessore Arru abbia firmato impegni precisi il 10 dicembre scorso, confermati dal presidente Pigliaru e dall'assessore Paci, venuti a casa mia, avete fatto solo una misera proroga della legge 162, tutto il resto l'avete eluso, ovvero peggiorato. Avete previsto in questa Finanziaria tagli folli, nonostante gli impegni scritti a non toccare un euro rispetto al 2014».
Usala è infuriato e amareggiato. Riassume bene una situazione drammatica: una riduzione alla spesa sanitaria che colpisce chi soffre e gli assistenti, che svolgono un'opera preziosa per le famiglie con i redditi più bassi. Mancheranno (se le cifre non vengono modificate velocemente) i soldi per i progetti ad hoc, e alcuni Comuni (come Cagliari e Capoterra) con i loro consiglieri, stanno già gridando allo scandalo.
«Avete previsto nella Finanziaria 2015, in discussione ora in Commissione, ben 33 milioni di tagli sulla 162/98 e sul “Ritornare a casa”», continua la lettera. «Sono tagli ingenti, corrispondono al 27 per cento del totale, il che significa mettere in strada più di 3000 operatori. Una cosa da pazzi. Ma la cosa assurda» - prosegue Usala - «è che avete fatto tutto di nascosto, nonostante la promessa di concordare con noi, ci avete riempito di frottole, indegne delle istituzioni che rappresentate». La certificazione sta nell'emendamento dell'esecutivo alla manovra, «che prevede 166 milioni di finanziamento massimo per il fondo regionale della non autosufficienza, mentre ne erano previsti 202 dalla Finanziaria 2014 nel piano triennale. E tutto questo mentre una commissione di esperti nominata da voi sta riqualificando il sistema?».
I malati chiedono: la correzione immediata dei fondi, «basta approvare gli emendamenti presentati dai consiglieri che vi appoggiano». Ancora: «Il 10 dicembre avete preso l'impegno di pagare il pregresso della 162, a distanza di due mesi nemmeno un euro è arrivato ai Comuni. Vogliamo una data certa di liquidazione». Poi: gli uffici «devono mandare le comunicazioni relative ai rinnovi; attendiamo la delibera del nuovo progetto per la 162 entro il 17 febbraio e quella per aggiornale la tabella sull'Isee, con un opportuno incremento dei valori». Senza tutto questo, il 18 febbraio inizierà il sit-in in via Roma.
Cristina Cossu