Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Agus (Sel): siamo con i più deboli

Fonte: L'Unione Sarda
5 febbraio 2015

Emendamento di FI per la non autosufficienza. La Cisl: no a spending review sul sociale

«La spesa sanitaria non si taglia con la mannaia, noi di Sel, insieme con il Pd, stiamo lavorando per scongiurare i tagli alle disabilità e all'assistenza». Il presidente della Commissione Riforme del Consiglio regionale, Francesco Agus, sottolinea che le sforbiciate prospettate nella manovra «non sono accettabili né utili: lo insegnano le politiche statali che in questi anni hanno perseguito la direzione suicida del taglio dei diritti per fare cassa. Il Consiglio sta lavorando per il ripristino delle somme e il mantenimento dei livelli di assistenza e di occupazione». Aggiunge: «Condivido l'ordine del giorno votato all'unanimità dal Consiglio comunale di Cagliari e l'analoga protesta di Capoterra, sul taglio al fondo della “162”, che avrebbe contraccolpi non sostenibili sulle persone che usufruiscono di progetti personalizzati di assistenza, sulle loro famiglie, sulle casse dei comuni e sull'occupazione. Solo a Cagliari rischierebbero di saltare 729 progetti personalizzati che oggi occupano 130 mila ore-lavoro pari a circa 140 lavoratori part-time fra educatori e assistenti alla persona». Certo, «i criteri della 162 vanno ripensati e modificati. L'assessorato alla Sanità attivi uno studio serio per capire come limitare i costi senza privare nessuno del diritto a un'esistenza dignitosa».
Interviene anche il consigliere di Forza Italia Ignazio Locci che dice: «Per porre rimedio alla scellerata decisione dei professori, insieme alla collega Alessandra Zedda ho presentato un emendamento per portare i contributi a 206 milioni di euro per ciascuna annualità. A chiedere l'aumento del Fondo sono principalmente i Comuni, ai quali spetta il compito di spiegare ai propri cittadini con gravi disabilità, che i fondi non sono sufficienti».
In campo anche la Cisl: «La Giunta Pigliaru non può inaugurare la sua speciale spending review con tagli generalizzati al sociale e alle categorie più deboli», sottolinea la segretaria generale, Oriana Putzolu.