Rassegna Stampa

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Soru: “Bene una sola Autorità portuale in Sardegna”

Fonte: web cagliaripad.it
2 febbraio 2015

 

 

Ansa News


 

"Sistema integrato dei trasporti? Partiamo dalle cose difficili: ad esempio dai collegamenti con le zone interne, con i paesi di meno di tremila abitanti", è il suggerimento del segretario regionale del Pd Renato Soru in conclusione alla Conferenza organizzata dai Democratici nella Stazione marittima di Cagliari sul tema "Pianificare il sistema dei trasporti per costruire una mobilita' giusta".
"Puntiamo - ha detto Soru - innanzitutto sulle cose che possiamo fare noi localmente. Per quanto riguarda la metropolitana leggera a Cagliari e a Sassari non esito a dire che sarebbe giusto affidare ad esempio la gestione alle aziende che si occupano del trasporto cittadino". Mentre per la Continuità territoriale marittima "sarebbe una buona cosa che ci svegliassimo in Sardegna puntando a far approvare dal Parlamento una legge per la continuità su iniziativa del Consiglio regionale. Avrebbe un forte valore".
Mentre per l'Autorità portuale unica "voto a favore - ha spiegato Soru -. Sarebbe importante avere un unico organismo che tenga conto delle caratteristiche dei porti rispettando le vocazioni, passeggeri e merci, dei singoli scali". Probabile nuovo assetto Tirrenia con l'acquisizione di ulteriori quote da parte dell'armatore Vincenzo Onorato? "Può essere il giusto momento per riflettere - ha concluso -. Non mi preoccupa il monopolio ma la qualità del servizio. Mi interessa sapere come sono le navi, quanto durano i viaggi, quanto devono pagare i passeggeri".

Cappellacci. "Le parole del segretario regionale del Pd sono rivelatrici e spiegano l'immobilismo della Giunta regionale: la maggioranza intende subire supinamente la possibile nascita di un nuovo monopolio dei collegamenti marittimi". Così il consigliere regionale di Fi, Ugo Cappellacci, replica alle dichiarazioni di Renato Soru sulla possibile acquisizione della maggioranza di Tirrenia da parte della Moby.
"Pensare che la concentrazione in poche mani del mercato dei trasporti marittimi non possa avere delle dirette conseguenze sulle navi, sulle frequenze e sui costi - aggiunge l'ex presidente della Regione - significa vivere fuori dalla realtà o far finta che tutto ciò che abbiamo visto nei decenni precedenti non sia mai esistito. La posizione di Soru, del Partito Democratico e della Giunta regionale desta sconcerto, ma non stupisce: quando provammo a ribellarci al sistema dei collegamenti marittimi, vincendo di fronte all'antitrust contro il cartello degli armatori e dinanzi ai giudici costituzionali contro il Governo, dal centrosinistra non arrivò alcun sostegno ad una battaglia condotta nel solo interesse dei sardi. Anzi, fummo oggetto di attacchi ancora più duri rispetto alla normale dialettica politica. Questa battaglia non può essere abbandonata, non si può lasciare che alla vigilia dell'estate l'isola rischi di trovarsi sotto un nuovo monopolio, con conseguenze molto prevedibili, alla luce dei precedenti, sulle tariffe e sulla qualità dei servizi. Delle due è l'una - conclude Cappellacci - o si sta dalla parte dei sardi, o ci si schiera con i monopoli e i cartelli".