Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Ballare il tango, con l'anima

Fonte: L'Unione Sarda
4 dicembre 2014


Sabato spettacolo all'Auditorium di Cagliari 

I nizia e finisce con un abbraccio. Nel mezzo passione ed eleganza, codici e improvvisazione. Il tango spopola ormai da tempo in tutto il mondo e, con un salto di senso, popola. Lo sanno bene anche i tangueros cagliaritani che, nel fine settimana, si incontrano nelle milonghe. Sabato, però, prima di intrecciare corpi e sentimenti fino a notte fonda, gli aficionados potranno assistere allo spettacolo Mitico Tango , proposto alle 21 all'Auditorium Comunale, dal quintetto I Fiori Blu e dai danzatori Adrian Aragon ed Erica Boaglio, in una serata allestita dalla cooperativa SEM. «Ci saranno tanghi meravigliosi come Recuerdo di Pugliese, Adios Nonino e Libertango di Piazzolla, tanghi classici dell'epoca d'oro, Volver , e tanti altri» precisano i due tangueri. Piazzolla liberò il tango come linguaggio musicale dalla “schiavitù” del ballo e oggi è uno degli autori più ballati. Una contraddizione? Uno scherzo del destino? «Non pensiamo che Astor abbia creato musica poco ballabile. È stato un genio, e con un genio tutto è possibile. La musica che ha scritto 50 anni fa è ancora così bella che non si può non ballarla. I suoi brani offrono continui spunti per coreografie bellissime. Certo, non sono temi che si ballano nelle milonghe, per via delle complesse sfumature, ma si adattano molto ad altro».
Qual è il malinteso, l'errore più grande attorno al tango? L'immagine stereotipata, commerciale?
«Ballare con una rosa in bocca o avvolti dalla tristezza, sono cose che offrono una visione molto lontana dalla realtà. In tv, al cinema o nelle pubblicità, il tango vive di immagini fittizie, è spogliato della sua essenza, della sua verità, della sua necessità antica. Il tango è un modo di essere, di vivere e di pensare».
Vent'anni fa partecipaste al film  Tango  di Carlos Saura: cosa resta in voi di quell'esperienza?
«Tantissimo. Fu meravigliosa. Eravamo all'inizio della carriera e c'erano tutti i personaggi del tango più importanti al mondo. È stata una produzione importante, che ci ha dato la possibilità unica di vivere il lavoro di Antonio Storaro, e, naturalmente, quello di Saura. Carlos spiegava tutto sempre in maniera tranquilla e con un sorriso. Quell'esperienza ci ha dato la consapevolezza di come va svolto un lavoro in modo professionale».
A Cagliari siete già stati tre anni fa…
«Ospiti del Rosso Tango Art Festival di Alessandra Curreli e Sonia Deidda. Eravamo presi da tante cose, lo spettacolo Pasiones , e una marea di lezioni, ma per quel poco che abbiamo visto, la spiaggia, il Bastione di Saint Remy, il quartiere davanti al porto, ci è piaciuta tantissimo. Ora continueremo a scoprirla».
Tutti possono ballare il tango, ma forse difficilmente si riesce a possederlo come lo possiedono gli argentini…
«Anche noi cerchiamo di fare una pizza dal gusto indimenticabile come quella dei napoletani. Ancora non ci siamo riusciti, però continuiamo a provarci».
Carlo Argiolas