Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Troppi scheletri urbani»

Fonte: L'Unione Sarda
11 novembre 2014


Corso Vittorio, via Sassari, piazza Yenne: un tour tra gli edifici abbandonati

 

I Riformatori: Zedda non ha mantenuto le promesse


   
 

La partenza è da via Crispi, la prima sosta qualche metro più avanti. Davanti all'impalcatura di metallo che avvolge palazzo Caide. Sino al 1995 era di proprietà dell'Inail, poi è passato al Comune, che l'ha acquistato per un miliardo e mezzo. Da allora sono passati tanti anni e tre sindaci: l'impalcatura di metallo è ancora lì. C'è una Cagliari che non compare nelle carte turistiche e nei video promozionali, fatta di ponteggi impolverati e transenne dimenticate da troppo tempo.
PROMESSE AL VENTO «Nel 2011, in campagna elettorale, il sindaco Zedda organizzò un tour con i suoi sostenitori», ricorda Noemi Migliavacca, coordinatrice cittadina dei Riformatori. «Promise che avrebbe riqualificato gli edifici e fatto sparire i ponteggi. Ma nulla è stato fatto». Tre anni dopo i Riformatori ripercorrono lo stesso tragitto. La passeggiata prosegue nel Corso Vittorio Emanuele. La fermata è di fronte all'edificio ironicamente ribattezzato dai residenti Castello sorcesco : 550 metri quadri spalmati su tre livelli. Lo stato d'abbandono è sotto gli occhi di tutti. Anche di Serafina Esposito: «È una vergogna, una città turistica non può presentarsi in questo modo», osserva con tono indignato.
IMPALCATURE ABBANDONATE Arrivati in piazza Yenne c'è un'altra armatura d'acciaio. È lì da un quarto di secolo, ormai sembra essere diventata parte integrante del paesaggio. Addentrandosi per le stradine strette della Marina nuove impalcature s'impongono allo sguardo. Sono quelle dell'edificio all'angolo tra via Sassari e via Baylle: un tempo ospitava un circolo ricreativo per anziani, oggi è abbandonato a se stesso. «La Marina dovrebbe essere il biglietto da visita della città, se questo è il risultato non facciamo certo una bella figura con i turisti», commenta Giuseppe Podda. «L'amministrazione dovrebbe intervenire». Anche il cantiere del bastione di Santa Canterina non regala un bel vedere. Il panorama mozzafiato sulla città distrae, ma non cambia la realtà. Silvia Lecca posa gli occhi sui macchinari nascosti dalla rete: «Sono fermi da anni. Non è accettabile per una città turistica».
Sara Marci


Il vice sindaco

«Presto al via
i lavori
di recupero»

La replica del Comune è immediata. Il vice sindaco e assessore ai Lavori pubblici Luisa Anna Marras, passa in rassegna tutti gli edifici finiti nel mirino dei Riformatori. «Per palazzo Caide abbiamo stanziato un milione e seicentomila euro, entro dicembre partiranno i lavori per la sistemazione dell'involucro del primo lotto», annuncia. «Al Castello sorcesco gli operai inizieranno entro gennaio, per quanto riguarda il Bastione e la Passeggiata coperta il cantiere a breve entrerà in funzione. Il Mercato Vecchio è stato inserito nel piano delle alienazioni, abbiamo avviato le trattative per venderlo», anticipa. «Su Palazzo Accardo stiamo lavorando intensamente, è nei nostri pensieri», assicura. «L'edificio di piazza Yenne appartiene a un privato. Il Comune non ha alcun potere».
Sa. Ma.