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I costruttori alla Regione: “Regole chiare nella nuova legge, ampliare i volumi nei centri storici"

Fonte: web SardegnaOggi.it
11 novembre 2014

 

I costruttori alla Regione: “Regole chiare nella nuova legge, ampliare i volumi nei centri storici"
I rappresentanti di imprenditori e sindacati chiedono chiarezza sull'urbanistica. “I volumi del vecchio piano casa vanno ampliati anche nei centri storici. No al consumo del suolo, ma burocrazia più semplice”. L'assessore regionale Erriu: “Valuteremo con la dovuta attenzione le osservazioni”.



CAGLIARI – Ventiseimila nuovi disoccupati negli ultimi sette anni, 'domanda' in netto calo e burocrazia che soffoca possibili nuove idee e azioni. E' la situazione del mondo sardo dell'edilizia fotografata dalle cinque sigle che riuniscono gli imprenditori (Ance, Confartigianato, Cna, Aniem, Legacoop) insieme alle organizzazioni sindacali di settore (FilcaCisl, Feneal Uil, Fillea Cgil). Tutti uniti, hanno stilato un documento – destinataria la Regione – con una serie di suggerimenti per mettere ordine nel complesso mondo dell'urbanistica.

“La situazione è delicatissima, siamo tra il baratro e una timida ripresa. Che avviene solo se riparte il fondamentale mondo delle costruzioni”, esordisce Maurizio de Pascale, presidente regionale Ance. “Nei centri storici i vincoli per ristrutturare le abitazioni vanno allentati. Per i piani di lottizzazione è necessario eliminare i limiti numerici, non aiutano il vero sviluppo che vede al centro l'uomo. La maggior parte degli edifici costruiti dopo la fine della seconda guerra mondiale sono stati realizzati con materiali non duraturi. La proroga del piano casa”, puntualizza de Pascale, “non è tra le nostre richieste, ma deve essere garantita una decisa continuità amministrativa”. E il messaggio lanciato alla Regione è chiaro: “Le nostre richieste vanno tenute in considerazione, è sotto gli occhi di tutti, in ogni parte del mondo, che la vera ripresa della società è solo con la ripartenza del settore delle costruzioni”.

L'assessore regionale dell'Urbanistica, Cristiano Erriu, promette di portare le 'carte' prodotte dalle associazioni dei costruttori in Regione, “per valutare le richieste con attenzione. Il principio del 'no' al consumo del suolo è un ottimo punto di incontro, non vogliamo museificare ciò che abbiamo”. Sulla riforma del settore appena varata alla Regione con il nuovo disegno di legge – che deve diventare una legge vera e propria – l'auspicio dell'esponente della giunta Pigliaru “è che le opposizioni non facciano un'inutile ostruzione, in ballo c'è il bene di tutta la Sardegna”.