Rassegna Stampa

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Dal terremoto del 1616 alla testa mozzata del marchese. Le 5 curiosità su Cagliari che i cittadini i

Fonte: web SardegnaOggi.it
19 settembre 2014

 

Dal terremoto del 1616 alla testa mozzata del marchese. Le 5 curiosità su Cagliari che i cittadini ignorano
Un vulcano sottomarino nel 1616 provocò un terremoto del 7° grado della scala Mercalli. E chi decise il progetto del Municipio Cagliari? E poi la storia della testa mozzata del Marchese di Cea, "la statua sbagliata" di Sant'Efisio e alcune leggende della città.



1. La Grotta della Vipera e sa 'musca macedda'.

 

La Grotta della Vipera, scavata nella roccia circa duemila anni fa, è un monumento funerario in via Sant'Avendrace, scampato alla progressiva urbanizzazione e abilmente conservato nel tempo. Prende il nome dai serpenti scolpiti nella roccia e fu scavato per Atilia Pomptilla dal marito Cassio. Quest'ultimo venne esiliato da Nerone e dal giorno si convinse di essere vittima di congiure e persecuzioni tanto da ammalarsi gravemente. La grotta è il simbolo dello struggente amore per Atilia, che donò la vita per guarire il povero marito malato: la grotta infatti rappresenta la vita eterna e soprattutto l'immortalità dell'amore coniugale. La leggenda narra che all'interno della grotta ci fosse un tesoro del valore inestimabile. Due casse identiche sotterrate nel posto più buio del mausoleo funebre, una contenente le pietre preziose, l'altro invece...pieno di mosche dal veleno mortale a guardia del tesoro. La leggenda le chiama "Muscas Maceddas".

2. Un terremoto nel 1616: la testimonianza in una scritta nel Duomo di Cagliari


L'Archivio di Stato di Cagliari nel Fondo 'Reale amministrazione delle Torri' ha trovato alcuni documenti che attestano il restauro di 8 torri, dovuto al danneggiamento da parte di.....una scossa di terremoto. Dall'entità del danno analizzato da esperti dell'Isem-Cnr che hanno compiuto ricerche approfondite, risulterebbe di intensità addirittura del 6°/7° grado della scala Mercalli. A provocarlo sarebbe stato un vulcano sottomarino di nome Quirino. Un'ulteriore testimonianza ce la da il Duomo di Cagliari, con una scritta e una data.

3. Il fantasma della Grotta dei Colombi.

 


Anche per la grotta dei Colombi, come per quella della Grotta della Vipera, si annoverano aneddoti e leggende. Situata nei pressi di Cala Fighera, questa grotta è una cavità naturale che si può raggiungere solo dal mare, ed è ancora oggi il luogo prediletto di migliaia di colombi per la nidificazione. Alcune fonti storiche attestano che nel 1600 venivano portati i cadaveri degli appestati per prevenire ulteriori contagi. Fino all'800 poi era frequentatissima dai cacciatori che ne approfittavano per uccidere i colombi. Ma dopo questa data non venne più frequentata per via di un fantasma. La leggenda narra che sia abitata da uno spettro maligno di nome Dais, assassinato da due uomini. Dais ancora oggi non si dà pace per aver lasciato il mondo dei vivi in questo modo e vaga per i cunicoli della grotta pronto ad aggredire chiunque si avventuri dentro la grotta.

4. La testa mozzata del Marchese di Cea.

 


Questa è una storia vera, collegata alla congiura di Camarassa. 1668, la Sardegna è governata dagli spagnoli, ma tra i sardi serpeggia il malcontento, tanto che qualcuno riesce ad uccidere il Vicerè, il marchese spagnolo di Camarassa. Vennero accusati dell'omicidio un gruppo di nobili sardi. Alcuni vennero uccisi immediatamente, altri invece riuscirono a scappare. Il destino beffardo però, toccò al Marchese di Cea e al suo servo: furono portati da Sassari a Cagliari in un corteo 'funebre' e rinchiusi per una settimana nella Torre dell'Elefante, che in quel periodo fungeva da prigione. Il servo fu sottoposto al supplizio della ruota, l'antica punizione medievale che consiste nell'essere legato ad una ruota e torturato davanti al pubblico, fino a spezzargli le ossa delle braccia e delle gambe. Al Marchese invece toccò una fine forse peggiore: fu decapitato e la sua testa esposta sulla Torre per diversi anni come monito. Qualche fonte non confermata, parla addirittura per 17 anni. In via Canelles 32 a Castello è ancora visibile una lapide posta dagli spagnoli che ricorda la congiura.

5. La statua di Sant'Efisio "Sballiau".

 


Oltre alla celeberrima che ogni 1° maggio viene portata in processione, esistono altre due statue di Sant'Efisio. Una di queste è Sant'Efisio "Sballiau", sbagliato. Questo aneddoto è noto ai più, ma potrebbe sfuggire a chi non è originario di Cagliari. Sballiau per la presenza della palma nella mano sinistra anziché destra, come vuole la tradizione. La statua è la più antica delle tre.

 

6. I progetti bocciati per la costruzione del Municipio di Cagliari.

Siamo nel 1896 e Ottone Baccareda decide di trasferire la sede del comune dall'antico edificio di Piazza Palazzo a quello, ancora da costruire, davanti al porto in Via Roma. Il Consiglio comunale decise di indire un concorso nazionale per la scelta di un progetto per la costruzione del nuovo edificio del comune. Tra quelli presentati, tre furono presi in considerazione: Il MajestasIV, il Sidera e il Palmas. Vinse quest'ultimo, il più moderno sotto il punto di vista architettonico e secondo molti "che riusciva a determinare con le sue forme l'attualità del tempo". La posa della prima pietra avvenne nell'aprile 1899 alla presenza del re Umberto Primo. Ecco i progetti, trovati in alcune stampe di Cagliari.

Di seguito i due progetti esclusi

 

M.L Ultimo aggiornamento: 18-09-2014 18:14
 
 

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