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Abusivismo edilizio a Molentargius, il Grig: "E' ora di intervenire"

Fonte: web SardegnaOggi.it
22 agosto 2014

 

Abusivismo edilizio a Molentargius, il Grig: "E' ora di intervenire"
L'associazione ecologista guidata da Stefano Deliperi lancia l'ennesimo appello e striglia Comuni, Regione, Ministero dell'Ambiente e Commissione europea. "Le costruzioni abusive ostacolo al Piano del Parco".



CAGLIARI - Il conto delle volte in cui si sono levate voci "critiche" sull'abusivismo edilizio nella striscia agricola di Medau Su Cramu e sullo "stato di salute" del Parco di Molentargius è difficile da fare. Le case - anche grazie alla sanatoria del 1992 - ormai costituiscono un nuovo quartiere, equamente diviso tra Cagliari e Quartu Sant'Elena. A ventidue anni di distanza, trovare una soluzione è tutt'altro che facile. Il Parco di Molentargius attende ancora il suo Piano (l'assemblea del Parco ha stilato le linee guida, adesso è compito delle quattro amministrazioni comunali che ricadono nel territorio "green" produrre un documento politico ad hoc, con eventuali correzioni, e farlo approvare dall'Aula). Intanto, il parco continua a non offire chissà quali "attrattive": si può affittare una bicicletta, visitare la macrosezione di botanica e osservare i fenicotteri. Ma la Regione, che lo istituisce nel 1999, sperava in qualcosa di più. E, tra ripresa dell'attività dell'estrazione del sale ancora bloccata (tre anni fa la Regione mette 1,5 milioni, denari insufficienti), molti edifici del parco ancora sbarrati e i circa 700 abitanti di Medau Su Cramu, la situazione non è certo rosea.

Le ultime "notizie" legate a Molentargius portano la data dello scorso dicembre: Mauro Contini, sindaco quartese e presidente del consorzio di Molentargius, fa il punto della situazione: c'è il ritardo di Cagliari nella risposta alle linee guida e, in merito a Medau Su Cramu, c'è l'appello a "un senso di responsabilità civile e sociale". Insomma, dalle parole di Contini appare chiaro che il percorso, otto mesi fa come ancora oggi, è bello lungo.

E arriva la strigliata, l'ennesima sul tema, da parte del Gruppo di Intervento Giuridico e Amici della Terra. "E' un po' il segreto di Pulcinella che l'abusivismo edilizio nell'area naturale protetta costituisca il più pesante ostacolo alla predisposizione del Piano del Parco, fondamentale strumento di pianificazione e gestione dell'area naturale protetta e, in definitiva, allo stesso positivo decollo sotto tutti gli aspetti del parco naturale". Così le due associazioni ecologiste, che forniscono anche dati: "Vi sono circa 190 casi di abusivismo edilizio a Medau su Cramu, dodici dei quali già dichiarati insanabili". Cagliari e Quartu Sant'Elena, inoltre, "avevano reso nota la permanenza in sospeso di 34 casi in attesa del ncessario pronunciamento dell'Ufficio di tutela del paesaggio regionale". Che poi si era pronunciato, rilasciando sia pareri favorevoli che pareri sanzionatori.

Gli ecologisti, attraverso la missiva firmata dal presidente del Grig, Stefano Deliperi, spronano molte istituzioni e arrivano fino all'Europa. "Abbiamo inoltrato una richiesta di informazioni ambientali e adozione degli opportuni provvedimenti alle amministrazion pubbliche" interessate dall' "abusivismo edilizio di Medau Su Cramu-Is Arenas", oltre a aver informato anche "la Commissione europea, i Ministeri dell'Ambiente e dei Beni e attività culturali , la residenza della Regione Sardegna, il Servizio regionale valutazione impatti, il Servizio regionale tutela paesaggistica di Cagliari, il Corpo forestale e di vigilanza ambientale, i Servizi edilizia privata dei Comuni di Cagliari e di Quartu Sant'Elena, il Consorzio di gestione del parco di Molentargius e, per opportuna informazione, la Procura della Repubblica di Cagliari". Le richieste di Grig e Amici della Terra: ai Comuni devono fornire i dati su tutti i casi di abusivismo edilizio, totali e parziali, riscontrati e sanzionati a Molentargius. Sul da farsi, i due gruppi "green" hanno le idee chiare: "Demolizione e ripristino ambientale dove vi sono abusi edilizi insanabili, sanatorie edilizie esclusivamente ove condonabili. In seguito anche il cammino del Piano del Parco e del Parco stesso sarà molto meno difficile".