Rassegna Stampa

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Movida a Cagliari, a settembre un nuovo Piano di zonizzazione acustica

Fonte: web Castedduonline.it
21 luglio 2014

 


Disciplinerà i diversi indici di tollerabilità dei rumori per ciascuna zona del territorio comunale


Autore: Federica Lai il 18/07/2014 18:49

 

 

 

Cagliari, a settembre un nuovo Piano di zonizzazione acustica per disciplinare i diversi indici di tollerabilità dei rumori per ciascuna zona del territorio comunale. Lo ha annunciato oggi il sindaco Massimo Zedda in un vertice in Prefettura con i rappresentanti del comitato “Rumore no grazie”, Enrico Marras, Alessandro Passera e Sandro Pusceddu. Una riunione organizzata per valutare gli effetti dell’ordinanza del Prefetto, che, a detta del comitato, “lascia alcune zone scoperte e, sebbene positiva, non  incide sul problema che ci affligge: l’inquinamento acustico”.

Sorpresa per l’ordinanza sindacale emessa ieri, che in sostanza affida ai titolari dei locali il ruolo di vigilantes per quanto riguarda l’igiene e l’ordine pubblico. “Tale ordinanza – spiega il presidente del comitato, Enrico Marras - appare del tutto inadeguata e inconcludente e non si capisce perché, tra l'altro,  chiami in causa gli ignari artigiani che nulla hanno mai avuto a che vedere con l'inquinamento acustico notturno. Tale documento sarebbe nato, a quanto detto dal sindaco, dagli incontri con le categorie di commercianti ma la verità è che non sono state mai considerate, per la sua elaborazione, le istanze dei residenti né è mai stato chiamato a consultazione il nostro comitato”. In sostanza una bocciatura del documento comunale. “Questa delibera – continua Marras -  non porterà benefici tangibili perché punta solamente sulla limitazione degli orari in cui si può fare musica, ed evita attentamente di incidere sul rumore causato dalle centinaia di persone che siedono ai tavolini dei locali. Il Piano comunale contro l'inquinamento acustico, anche se risalente al 1994, se applicato avrebbe risolto gran parte dei problemi della popolazione, non solo delle zone dei quartieri storici ma dell’intera città”.