Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Mobilità «Secondi dopo Venezia per aree pedonali»

Fonte: L'Unione Sarda
21 luglio 2014

 

Parola d'ordine: andare a piedi o in bici. Al Poetto come nelle strade di Marina o (per ora solo nei fine settimana estivi) lungo il corso. Con l'intervento al centro della variante urbanistica, gongola Massimo Zedda, «alla città sarà restituita una vasta area pedonale» e Cagliari diventerà la seconda città italiana per estensione di percorsi riservati a chi cammina o corre (e la prima è Venezia: una città irripetibile, coi suoi canali e le calli, un contesto urbanistico-ambientale da mettere decisamente fuori classifica).
Il Poetto, nella concezione della Giunta, è una tappa di un percorso pedonale/ciclabile che mira a seguire l'intera linea di costa. Dal porto alla passeggiata che unisce il molo Ichnusa a Su Siccu, e da qui attraverso il futuro ponte che scavalcherà il canale di Mammarranca fino al parco di Molentargius. Aggiungiamoci la messa in sicurezza dei sentieri sulla Sella del Diavolo e il rifacimento della strada tra Calamosca e l'ex stabulario annunciato nei giorni scorsi, con l'idea di rendere agevolmente percorribile il sentiero che parte tra la caserma Monfenera e lo sterrato di Marina Piccola e sbuca a Calamosca. Mentre sull'altro lato, ha ricordato l'assessore Paolo Frau, è in programma il completamento del percorso che dal porto, costeggiando la laguna di Santa Gilla, arriverà fino a Elmas.
E la pedonalizzazione va di pari passo con l'incoraggiamento all'uso dei mezzi pubblici: lo scenario a lungo termine disegnato dalla Giunta Zedda per il Poetto è il prolungamento fin qui della linea della metropolitana di superficie. (m. n.)