Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Altre due notti bianche senz'auto né bus tra sport e polemiche

Fonte: L'Unione Sarda
18 luglio 2014


CORSO VITTORIO EMANUELE. Da stasera

 

Oggi e domani, sul Corso, per la movida regolamentata sarà una doppia prova del fuoco: dalle 20 alle 3 del mattino torna la pedonalizzazione, con le associazioni Per Corso, Corso Vittorio e Stampace e dintorni che, dopo il debutto all'insegna della musica a volume moderato di sabato scorso (settemila le presenze stimate dagli organizzatori) promettono due serate di attività sportive e ricreative. Via le auto, insomma, e largo a calcetto, flyboard (i jet acquatici), scherma, guerra simulata, boxe, crossfit (una sorta di superfitness), brazilian ju jitzu (un'arte marziale), bici, go-kart, hockey, kick boxing, taekwondo e altro ancora, con la formula ormai rodata che vede bar, pizzerie, pub, rivendite di cibo da asporto aperti fino a tardi e nei ristoranti menu speciali a base di prodotti tipici.
RESIDENTI CONTRO Ma non a tutti piace il corso pedonalizzato. Marina Marchi parla di «diritto alla mobilità negato» per i residenti anziani o con disabilità: «Ho una protesi in un'anca. Non guido: mi muovo con gli autobus e adesso, ogni venerdì e sabato, per poterne prendere uno, dovrò arrivare fino al Teatro Massimo». Con la pedonalizzazione, le linee del Ctm 1 e 10 vengono deviate già a partire dalle 18: anziché passare sul Corso, gli autobus ridiscendono per il Largo, imboccano via Roma e percorrono viale Trieste per poi risalire in via Pola e affrontare il tratto finale del Corso e, quindi, viale Trento. «Fra l'altro sarebbe interessante sapere quanto viene a costare al Ctm questa deviazione», aggiunge suo padre, Marcello Roberto Marchi, in pensione dopo una carriera multiforme (amministrativo, addetto stampa, segretario personale di Mario Floris, autore ed editore del più importante manuale di urbanistica in Sardegna): «I bus percorrono un chilometro in più a tratta, facendo mancare un servizio essenziale in una zona dove ci sono delle case di cura con ricoverati anziani». I weekend senz'auto nel Corso, dice, servono forse a «pochi esercenti», non certo ai residenti: «Significativo che l'associazione Centro commerciale naturale corso Vittorio abbia sede in via Sant'Andrea, a Genneruxi».
SCONTENTI Ma c'è dissenso anche fra i commercianti, specie nella parte bassa del Corso, quella dove l'esperimento pedonale non porta la gran folla della parte alta. Pietro Caredda, titolare di un alimentari all'angolo con via Tigellio e residente: «Finiranno per uccidere il poco commercio che resta in questa strada. Potrebbero bloccare solo fino a via Sassari, qui non ha senso».
Mauro Mulas, titolare della vicina tabaccheria: «I cartelli con la scritta area pedonale sono rimasti tutto l'anno, scoraggiando molti automobilisti ad avventurarsi. E lo stesso effetto lo otterranno le scritte nei display luminosi all'ingresso della città». La prospettiva di un futuro simile a quello della parte bassa della Marina, qui, suona come un incubo: «Ci vogliono ghettizzare». (m. n.)