Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Addio agli Infopoint per turisti

Fonte: L'Unione Sarda
15 luglio 2014


COMUNE. Tagli alle spese. Quelli al porto e a Marina Piccola aperti in certe occasioni

 

Chiusi i cinque chioschi, servizio centralizzato in Municipio

 


I chioschi ci sono, ma la scritta “Infopoint” promette ciò che poi non è mantenuto, nel senso che del punto informazioni turistiche è rimasto soltanto il punto. Non più le informazioni, perché i cinque chioschi che il Comune ha sistemato nelle zone più strategiche, da diverse settimane sono vuoti: l'addetto multilingue della cooperativa sociale “Cellarius” non c'è più, perché così ha deciso il Comune in linea con la filosofia dei tagli alla spesa. I chioschi, invece, ci sono ancora in piazza Ingrao (i giardinetti all'inizio di via Roma), al Molo Sanità del porto, davanti all'ex Museo archeologico a Porta Cristina, ai piedi del Bastione di Saint Remy (in piazza Costituzione) e a Marina Piccola. Invece che un addetto alle informazioni turistiche, c'è un cartello che invita a utilizzare il servizio allestito all'ingresso del Palazzo municipale, in via Roma.
CHIUSI O QUASI Il disappunto non manca, da parte dei turisti che vagano alla ricerca di informazioni sulla città e sugli orari di apertura dei chioschi, che invece restano chiusi. Continueranno a fornire il servizio gli Infopoint al Molo Ichnusa (solo in occasione dell'arrivo delle navi da crociera) e a Marina Piccola, esclusivamente durante le iniziative organizzate nel porticciolo turistico alla Sella del Diavolo. Il Comune deve decidere l'eventuale riutilizzo degli altri tre ( come spieghiamo nell'articoletto qui a destra ).
UN SOLO UFFICIO Gli Infopoint sono diventati come Highlander: ne resterà soltanto uno. È l' ufficio aperto tutti i giorni, nel quale è stato centralizzato il servizio: quello al Municipio, nell'ex portineria sulla destra per chi entra nel palazzo di via Roma. Lo gestisce sempre la cooperativa Cellarius, ma a coordinarlo è un funzionario comunale che parla diverse lingue: Luisa Besalduch. «Qui siamo al centro esatto della città», spiega, «in un punto in cui i turisti passano certamente. Offriamo informazioni anche sugli alberghi, ma non un servizio di prenotazione. Indichiamo, su richiesta, le zone in cui si trovano i ristoranti». Gli addetti distribuiscono la mappa della città ai visitatori. C'è anche un sito Internet, all'indirizzo www.cagliariturismo.it, a dire il vero molto curato.
I TAGLI L'assessore al Turismo, Barbara Argiolas, ha ripensato l'intero servizio di informazioni sulla base dei fondi a disposizione, che per i Comuni sono sempre di meno. «La cooperativa Cellarius», spiega Antonella delle Donne, dirigente dell'assessorato, «aveva vinto il bando l'anno scorso e gestirà il servizio fino al prossimo 31 dicembre. Poi faremo una gara biennale europea: quando l'appalto era stato studiato comprendendo tutti gli Infopoint, si era stimata una spesa di quattrocentomila euro per due anni», aggiunge il dirigente, «ora ridotta a 270mila».
IL COMUNE La riduzione degli Infopoint non è vissuta come un dramma, al Comune. «Nelle grandi città europee con flussi turistici superiori al nostro», precisa Antonella delle Donne, «non c'è un Infopoint ogni cinquecento metri, dove ci dev'essere un addetto mattina e pomeriggio. Ogni chiosco costava trentamila euro l'anno. L'assessore Argiolas ha deciso di razionalizzare il servizio comprimendo le spese. Cagliari è ora come ogni altra città».
Luigi Almiento


L'assessore

«Nuove idee
per riutilizzare
quegli spazi»

«Tranquilli, non si butta nulla». Barbara Argiolas, assessore comunale al Turismo e Attività produttive, annuncia nuova vita per tre dei cinque chioschi (gli altri due continueranno a funzionare, seppure in modo non continuativo) degli ex Infopoint.
«Quello in piazza Costituzione, per altro disagevole per addetti e turisti, sarà rimosso», annuncia l'assessore, «e non si esclude di spostarlo altrove per utilizzarlo in altro modo. Il chiosco in piazza Indipendenza sarà ceduto all'assessorato alla Cultura, considerato che lì esiste il polo museale: venderà i biglietti per tutte le istituzioni culturali, concerti compresi». Quello in piazza Ingrao potrebbe, ma non è deciso, essere messo a bando per un'attività produttiva in concessione. (l. a.)