Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Poveri senza contributi

Fonte: L'Unione Sarda
7 luglio 2014

I lavoratori restano al verde. Il Comune assicura che è tutto risolto

Molti ritardi nel pagamento del servizio civico
Anche un giorno di ritardo nel pagamento del contributo è troppo, se l'intera famiglia dell'assistito vive soltanto grazie alle poche centinaia di euro con cui il Comune retribuisce le persone in gravissime difficoltà economiche ammesse al servizio civico, cioè ai lavoretti di utilità pubblica per sei mesi in cambio dell'aiuto. Figuriamoci quanto aumentano le difficoltà per il nucleo familiare se il ritardo diventa di settimane. Così è accaduto, complici alcune difficoltà burocratiche, ma proprio quando la protesta degli indigenti stava per diventare esplosiva, pochi giorni fa tutti i problemi sono stati risolti. Se qualcuno degli ammessi al servizio civico ancora non ha ricevuto il pagamento del mensile, lo otterrà al massimo martedì: dipende solo dai tempi della cooperativa sociale alla quale fa riferimento, considerato che i mandati di pagamento del Comune sono stati firmati giovedì scorso.
L'ASSESSORE «Un po' di ritardi nostri, un po' delle sei coop sociali che non hanno consegnato tutte subito i documenti necessari dopo la firma dei contratti», sospira l'assessore alle Politiche sociali, Luigi Minerba, «hanno causato l'intoppo burocratico, soprattutto per il servizio civico legato a una coop in particolare. Ora è tutto risolto».
L'EMERGENZA POVERTÀ La Regione stanzia due milioni di euro l'anno solo per Cagliari, il Comune ne aggiunge altri 2,6: una cifra di tutto rispetto, «ma non basta mai, perché la crisi», aggiunge l'assessore Minerba, «è grave. Riusciamo ad assistere 1.250 famiglie in difficoltà, ma le domande sono oltre duemila: una sfida impossibile da vincere, malgrado tutti gli sforzi». Di quelle 1.250 famiglie, come chiarisce Alessandro Cossa, dirigente dell'assessorato, la maggior parte (750) riceve un assegno per l'integrazione del reddito. Altri 450 hanno diritto a un contributo per il pagamento dell'affitto, 36 per pagare la retta in case di riposo o residenze sanitarie assistite. Il ritardo nei pagamenti ha riguardato solo gli assistiti che prestano il servizio civico, la cui gestione è affidata a sei coop sociali: Impatto zero, Sviluppo servizi Italia, Immacolata, Cellarium, La Lanterna e Voleare. A loro spetta vigilare sulle presenze degli assistiti e fornire le attrezzature necessarie per lavorare per sei mesi. Gli assistiti prestano un servizio alla città, che ricambia aiutandoli ad arrivare a fine mese, in attesa che per l'economia arrivi qualche buona notizia.
Luigi Almiento