Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Mauro Meli minimizza: «Per noi non è grave»

Fonte: L'Unione Sarda
2 luglio 2014


Teatro lirico

 

Il rifiuto di concedere il Parco della musica all'associazione Jazz in Sardegna rientrerebbe nella guerra «intrapresa dal sindaco contro il Teatro lirico da lui stesso presieduto». Ne è convinto Massimo Palmas, fondatore dell'associazione. «Ponendo la questione in termini di rumore e disturbo della quiete pubblica - dichiara Palmas - il sindaco Zedda e l'assessore Enrica Puggioni hanno solo tentato di rigirare la frittata. Il rifiuto del Parco della musica si spiega da un lato col tentativo autoritario di costringerci a trasferire i nostri eventi all'Arena Sant'Elia per mascherare il flop e dall'altro con la guerra di Zedda contro il Lirico e il soprintendente Meli».
Che c'entra il Lirico? Semplice: quest'estate, spiega Palmas, sul palco che Jazz in Sardegna avrebbe voluto allestire (a sue spese) nel Parco della musica dal primo luglio al 12 agosto, oltre ai sei concerti dell'associazione si sarebbero tenuti «altri otto spettacoli curati dal Teatro Lirico con l'allestimento di tre opere: Rigoletto , Sogno di una notte di mezza estate e Shardana ». Il Lirico, dal canto suo, avrebbe fornito servizi, «fra cui, per esempio, l'allaccio alla rete elettrica».
«In realtà - precisa il soprintendente Mauro Meli - «si tratta di cinque e non otto spettacoli del Lirico, e sono concerti e non opere. Si faranno ancora, ma dentro il teatro: presenteremo il calendario giovedì (domani per chi legge, ndr) . Shardana  c'è ma sarà proposta solo la musica. Per noi non è una grossa perdita. Certo, l'estate scorsa il pubblico aveva gradito la possibilità di godere di buona musica all'aperto, ma il teatro ha l'aria condizionata».  (m. n.)