Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il popolo del web frigge fra nostalgici degli Usa e scettici su Fluorsid

Fonte: L'Unione Sarda
9 giugno 2014


 


 

Il popolo del web col cuore rossoblù è diviso. Dopo gli ultimi tre anni alla ricerca di uno stadio, ora passa il tempo a seguire le trattative per la successione sul trono rossoblù, riscaldato per 22 anni da Massimo Cellino. L'ultimo annuncio ha visto la proclamazione di Tommaso Giulini, imprenditore milanese, patron della Fluorsid Group. E i dubbi restano, fra celliniani pre sempre e nostalgici degli States.
Da Miami a Leeds, dall'armata Silvestrone, battente bandiera “stars and stripes”, all'azienda sardo-milanese, con escursioni in Svizzera e Inghilterra. La scelta definitiva? Il disorientato tifoso innamorato del Cagliari sa di non poter vivere di certezze e si dedica all'attività preferita dell'ultimo periodo: aspettare. Il prossimo step è datato 10 giugno, martedì, quando il matrimonio col patron Giulini dovrebbe avere i crismi dell'ufficialità. Ma i dubbi non mancano.
In molti, per esempio, non riescono a convincersi che davvero Cellino possa uscire di scena, per dedicarsi, anima e corpo, solo al Leeds. E poi resta quel 25+20, per arrivare ai 45 milioni di euro che porteranno al cambio di proprietà. Per alcuni il segnale di un mercato caratterizzato dalle cessioni eccellenti, necessarie per assicurare al presidente uscente gli altri 20 milioni dell'affare. Senza dimenticare che lo stesso Giulini, nel 2011, non riuscì ad acquistare la Pro Patria per i conti deficitari del club di Busto Arsizio. Insomma, le bocche storte non mancano, anche se la parola d'ordine pare essere «basta che Cellino venda».
Ci sono poi gli irriducibili del sogno americano. Quelli che «Silvestrone non mollare, il Cagliari devi comprare». E fa nulla se dietro il portavoce ravennate pare ci sia il deserto e se la giornata di mercoledì è passata senza firme, versamento dei 10 milioni di acconto e l'apparizione dei ricchi yankees. Lui, Silvestrone, si affida al solito Facebook: «Sono autorizzato a dirvi che non abbiamo mollato, non ci siamo tirati indietro e siamo pronti a proseguire se ci sono le condizioni. Ma io Luca Silvestrone, sì proprio io, vi dico una cosa: amo Cagliari. Non andrò mai più via da Cagliari, sto facendo mio questo progetto, e lo difenderò qualsiasi cosa mi facciano». Anche al Comune di Cagliari aspettano il ritorno di Silvestrone. Questo perché la commissione Patrimonio comunale intende chiamarlo in audizione sulla realizzazione del nuovo stadio. «Vogliamo capire», ha spiegato il consigliere del gruppo Misto ed esponente di La Base Claudio Cugusi, «con quali titoli questo signore si è presentato a parlare col sindaco di Cagliari e se esiste ancora la volontà di portare avanti il progetto di realizzazione della nuova struttura calcistica».
Alberto Masu


L'opposizione attacca

Tocco (FI):
americani,
Zedda chiarisca

«Alla luce di quanto affermato da Massimo Cellino a L'Unione Sarda sul fantomatico fondo d'investimento Usa rappresentato da Luca Silvestrone, il sindaco dia urgenti spiegazioni al Consiglio e alla città», chiede il consigliere Edoardo Tocco (FI), «mi chiedo quali credenziali abbia presentato Silvestrone al sindaco per essere ricevuto in pompa magna e renderci ridicoli all'intera Italia calcistica, ai sardi e ai tifosi del Cagliari. Ora è dovere dell'amministrazione rendere pubblici alla città i retroscena che hanno caratterizzato questa goffa e gossipara messa in scena sullo stadio». Tocco chiede a Zedda «di riferire al Consiglio comunale quali sono le strategie del Comune, quelle serie, per poter permettere al Cagliari di giocare il prossimo campionato di Serie A dopo l'ok ai lavori della Commissione di vigilanza».