Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Cagliari, è il giorno decisivo

Fonte: L'Unione Sarda
4 giugno 2014


CALCIO. Oggi dovrebbero uscire allo scoperto gli investitori Usa che vogliono la società

 

Cellino, che aspetta 10 milioni, avrebbe ricevuto il contratto


 
E venne finalmente il giorno del giudizio. Dopo tante promesse, dichiarazioni e rinvii, oggi sapremo se davvero il Cagliari calcio potrà passare alla misteriosa società americana rappresentata, in questi mesi, dal ravennate Luca Silvestrone, o se dovrà essere presa in considerazione la pista che porta alla Fluorsid Group e all'imprenditore Tommaso Giulini. Era stato lo stesso patron rossoblù Massimo Cellino, subito dopo l'accordo virtuale raggiunto una settimana fa a Miami, a indicare la data limite per il realizzarsi della trattativa: «Entro mercoledì 4 giugno devo avere i 10 milioni d'acconto. Altrimenti...».
Altrimenti una trattativa portata avanti per oltre quattro mesi finirebbe in fumo, senza che mai siano usciti fuori i veri finanziatori, sempre tenuti nascosti da un patto di riservatezza impenetrabile.
In questo mercoledì si aspettano, quindi, solo risposte. Intanto quella della Commissione provinciale di vigilanza per il via libera al progetto Sant'Elia, la cui capienza dovrà essere portata a 16 mila posti per poter giocare la prossima stagione in Serie A. Un via libera che, da quanto era emerso dopo l'incontro in Florida tra Cellino, Silvestrone e l'architetto Dan Meis, avrebbe condizionato il buon esito dell'affare. «Dio li benedica, ora saranno loro a vedersela con la burocrazia», aveva esclamato il presidente cagliaritano, dando l'annuncio dell'accordo.
Ma a condizionare il passaggio del Cagliari da Cellino agli acquirenti a stelle e strisce saranno anche e soprattutto i soldi. Tanti quelli da versare nelle casse del patron di viale La Playa. I 10 richiesti nell'immediato come acconto e altri 72 per arrivare agli 82 promessi per l'acquisto del club e degli asset immobiliari.
La giornata di ieri è trascorsa praticamente nel silenzio. Luca Silvestrone, con un intervento sulla sua pagina Facebook, ha confermato di aver concluso il suo lavoro, ora consegnato nelle mani dei “capi” oltre Oceano. E da uno studio di Detroit, sempre secondo il portavoce del gruppo Usa, sarebbe stato inviato, nel tardo pomeriggio, il contratto preliminare, recapitato via mail a Massimo Cellino, chiuso nei suoi uffici dello stadio di Leeds. Una notizia non confermata né smentita da Giuseppe Accardi, legale del patron rossoblù.
E dopo il silenzio di ieri, oggi, come detto, le risposte. Attesissima, naturalmente, quella della Commissione per il via libera per lo stadio. E a quel punto, scatterà il conto alla rovescia, con Cellino che dovrebbe firmare il preliminare ricevuto a Leeds e, contestualmente, incassare i primi 10 milioni, che sarebbero stati affidati a uno studio legale della Capitale. Tutto in una giornata, che può lanciare o chiudere definitivamente un'operazione che fa ancora sognare i tifosi, tra nuovo stadio e squadra ambiziosa.
Se l'affare dovesse invece andare in fumo, toccherà a Cellino decidere che fare. Potrebbe così provare ad andare avanti, tenendo la proprietà del Cagliari, oltre a quella del Leeds. Oppure riallacciare i contatti con Tommaso Giulini, presidente della Fluorsid Group, che non ha mai ritenuto chiuso il discorso. E Giulini potrebbe rimettersi in contatto con il patron cagliaritano e rimettere in piedi la trattativa, che si chiuderebbe sulla base di 38 milioni, per il club e il centro di Assemini. Cifre ben inferiori rispetto a quelle proposte dagli investitori statunitensi, ma che potrebbero aiutare lo stesso Cellino a far respirare le casse del suo United.
Questione di ore, quindi, e finalmente tutti avranno le risposte attese per mesi. A partire dai tifosi, che hanno solo una richiesta: quella di avere certezze, dopo aver pazientato senza fiatare in una vicenda che, ancora oggi, lascia tanti punti interrogativi.
Alberto Masu