Rassegna Stampa

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La galassia delle partecipate: Abbanoa fa paura. Società ippica, dismissione impossibile

Fonte: web cagliaripad.it
14 maggio 2014


 

Il crack del gestore idrico fa tremare il Bilancio. L’ippodromo paralizzato da una contesa sui terreni. Sono 19 pacchetti i del Comune tra partecipazioni dirette e indirette. Poi due enti pubblici vigilati e due enti di diritto privato

Ennio Neri,
e.neri@cagliaripad.it


 

Multiservizi sprofondata nei conti in rosso e liquidata. La Scuola civica di Musica sotto la lente della Procura e Abbanoa che fa paura per il maxi buco nel bilancio. E poi la Società ippica, che promuove l’allevamento del cavallo de sella, non più prioritaria, ma difficile da liquidare.

È la galassia delle partecipazioni del Comune. Eccole tutte.

Il Comune ha delle partecipazioni dirette nelle controllate come Multiservizi Cagliari srl (partecipazione diretta pari al 100%), Società Ippica di Cagliari srl (69,57%), Ctm Consorzio Trasporti Metropolitani S.p.A. (67,50%) e Its Area Vasta S.c.a.r.l. (partecipazione diretta pari al 35,72% e indiretta tramite Ctm pari al 19,3%). C’è poi quella in Abbanoa S.p.a. (18,81%)

Ci sono poi le partecipazioni indirette. Tra queste le controllate Parkar S.r.l. (partecipazione indiretta tramite Ctm pari al 67,5%), Technomobility S.r.l. (67,5% tramite Ctm) e la collegata Tecnocasic S.p.A (30 % tramite Cacip). Tra le altre Partecipazioni si segnalano Zona Franca S.c.p.a. (15 % tramite Cacip), Feeder and Domestic Service S.r.l. (7,47% tramite Cacip), Porto Industriale di Cagliari S.p.A. (2, 4 % tramite Cacip), Consorzio per la reindustrializzazione dell'Area Chimica Di Assemini-Cagliari (2,307 % tramite Cacip), Consorzio Movincom S.c.r.l. (0,06 % tramite Ctm) e Consorzio Sardegna Convention Bureau in liquidazione (0,1385% tramite Sardegna Costa Sud - Consorzio Turistico) e So.G.Aer. (0,0028% tramite Sardegna Costa Sud - Consorzio Turistico).

In oltre si segnalano gli enti pubblici vigilati come il Consorzio Parco naturale regionale Molentargius-Saline (partecipazione diretta pari al 45%) e il Consorzio Industriale Provinciale Cagliari Cacip (partecipazione diretta pari al 30%) e gli enti di diritto privato come la  Fondazione Teatro Lirico di Cagliari (quota di partecipazione “indefinibile”) e Sardegna Costa Sud - Consorzio Turistico (partecipazione diretta pari al 5%).

Alcune svolgono “attività di produzione di beni e di servizi strettamente necessari per il perseguimento delle finalità istituzionali del comune e/o  servizi di interesse generale. Tra queste il Ctm, Its e Abbanoa.

Ctm:  il consorzio di viale Ciusa, costituito nel 1996, è una Società per Azioni a totale capitale pubblico e opera nel trasporto pubblico locale (pubblici servizi di trasporto, attività connesse al servizio di pubblico trasporto, impianti di strutture di parcheggio, parchimetri e comunque di strutture attinenti all’intermodalità, anche attraverso sue società partecipate).

Dal punto di vista economico la società presenta un andamento positivo da oltre 5 anni e si mette in evidenza per il positivo rapporto ricavi/costi che nell’ultimo esercizio chiuso (2012) è pari al 35,23%, addirittura superiore all’obiettivo del 32% definito dalla Giunta Regionale nel 2008. Pertanto produce reddito per autofinanziamento e riesce così a mantenere e migliorare la qualità e della sicurezza del servizio.

Its Area Vasta S.c.a.r.l., nato il 19 dicembre 2006 per la realizzazione del progetto di infomobilità  "Sistema di sviluppo integrato della piattaforma telematica" di ausilio alla mobilità nei centri dell'Area Vasta di Cagliari. Attualmente Its si sta occupando della prima fase del progetto, quella della realizzazione, mentre solo nella seconda fase potrà gestire il sistema realizzato. La quota consistente di partecipazione del Comune, consente di incidere fortemente sulle scelte operative, ma la verifica dei requisiti potrà essere rivalutata al momento del completamento della prima fase e l’inizio della seconda. In quel momento, infatti, dovrà essere valuta la possibilità di una diversa forma di gestione.

Il nodo è quello di Abbanoa. Nasce il 1 gennaio 2005 e la partecipazione comunale è del 18, 81 %.  Le funzioni attribuite in termini di servizio pubblico sono quelle della “gestione unica del Sistema  Idrico Integrato in Sardegna”. L’attività di Abbanoa, nel suo complesso, costituisce un servizio pubblico essenziale non interrompibile, in particolare governa esclusivamente i servizi pubblici di captazione, adduzione, distribuzione e potabilizzazione di acqua ad uso civile, di fognatura e di depurazione delle acque reflue. La grave situazione economico – patrimoniale di Abbanoa, che minaccia il Bilancio di via Roma, è già stata analizzata e illustrata dal sindaco, che ha annunciato che il procedimento di ricapitalizzazione attivato presumibilmente si completerà entro il mese prossimo 2014 e solo a questo punto potrà modificarsi la ripartizione delle quote di partecipazione tra i soci.

 

Come risolvere il problema? Il Comune ritiene necessaria l’adozione di patti parasociali (patti di  sindacato) con gli altri enti della compagine sociale. L’obiettivo è quello di creare una struttura di riferimento comune che si qualifichi come interlocutore privilegiato nei rapporti con la partecipata e con la Regione, per garantire una maggiore influenza e potere decisionale e, soprattutto, per mettere al riparo l’amministrazione comunale dai riflessi negativi della crisi economico-finanziaria della Società sul Bilancio del Comune.

Nodo da sciogliere è quello della Società Ippica: la vecchia Società ippica di Cagliari nasce ai tempi del Duce, il 14 novembre 1928. E quasi un secolo dopo, il 29 gennaio 2013, si insedia il nuovo Consiglio di Amministrazione, dopo la trasformata in società a responsabilità limitata. La partecipazione del Comune è del 69, 57 % e gli altri soci sono la Camera di Commercio e Agris Sardegna. 

Gestisce  un patrimonio importante come l’ippodromo (oltre 22 ettari di superficie, per la maggior parte non utilizzata), anche se ancora non c’è chiarezza catastale tra aree di proprietà della Società ippica, irreversibilmente trasformate in parcheggio pubblico dal Comune, ed aree di proprietà del Comune, di fatto rientranti nell’area recintata dell’ippodromo.

La società non ha mai avuto uno sviluppo particolare ed ha chiuso i propri bilanci in perdita. Non solo. Secondo la verifiche di via Roma le attività della Società statutariamente previste (la promozione e lo sviluppo del cavallo sardo e dello sport ippico in Sardegna, favorendo l'allevamento di cavalli da sella e lo svolgimento delle manifestazioni sportive) non possono essere definite “servizio di interesse pubblico generale”, né possono rientrare tre le attività di produzione di beni o di servizi “strettamente necessarie” per il perseguimento delle finalità istituzionali del Comune. Pertanto vengono meno i presupposti per il mantenimento della partecipazione. Si va quindi verso la dismissione di questa partecipazione anche se “vincoli e modalità di attuazione”, scrive il Comune, “richiederanno tempo”.

Un’ipotesi di dismissione (col il benestare degli altri soci) è quella dell’eventuale accorpamento nell’ambito del Parco di Molentargius (che prevede anche la possibile estensione dei confini dello stesso al Poetto), anche se il riordino catastale e la conseguente definizione della situazione patrimoniale risulta essere il principale problema da risolvere. La dismissione delle quote del Comune sarà, quindi, assunta nel prossimo futuro con specifico atto del Consiglio Comunale.

Quella messa peggio e ormai in liquidazione è la Società Multiservizi srl: Multiservizi spa (controllata al 100 % dall’amministrazione comunale) nasce il 27 febbraio 2002 per svolgere attività di gestione dei servizi pubblici e di pubblica utilità in genere. Il 9 ottobre 2012 si è dato luogo alla riduzione del capitale e ad una generale ristrutturazione, mediante trasformazione della forma giuridica in società a responsabilità limitata e passa da spa a srl. Ma il debito crescente (pari a 49 mila 393 euro nel 2009, 108 mila 505 nel 2010, 110 mila 78 nel 2011 e 129 mila 638 l’anno successivo) ha convinto l’amministrazione, il 19 dicembre scorso, ad avviare la procedura per lo scioglimento e la  liquidazione.

Archiviata la Scuola Civica di Musica: il 16 luglio scorso è stata deliberata la soppressione della Istituzione e l’internalizzazione delle funzioni svolte dall’organismo strumentale, internalizzazione la cui operatività è ormai pienamente vigente dal 9 ottobre scorso. Sulla gestione della Scuola civica degli scorsi anni incombe un’inchiesta dalla Procura cagliaritana.