La formazione del leader greco verso le elezioni del 25 maggio Tsipras, appello a sinistra e sovranisti: uniamoci Immediata fine delle politiche di austerità, espansione dei prestiti alla piccola e media impresa e lotta alla disoccupazione, tre obiettivi finali di un percorso politico che punta a portare il Vecchio Continente fuori dalla crisi. Sono alcuni punti del programma della lista “L'altra Europa con Tsipras”, il leader greco candidato alla guida della Commissione europea, che in questi giorni sta registrando il tutto esaurito nelle sue tappe elettorali in tutti i paesi dell'Eurozona.
In Italia tutto è cominciato pochi mesi fa con l'appello lanciato tra gli altri da Andrea Camilleri, Paolo Flores d'Arcais e Barbara Spinelli: «L'Europa è a un bivio, i suoi cittadini devono riprendersela». Nel giro di qualche tweet e parecchie condivisioni, l'idea ha trovato adesioni anche tra alcune forze politiche della sinistra (Sel, Rc) che insieme a molti collettivi della società civile hanno deciso di dare vita alla lista “L'Altra Europa con Tsipras”, presente in tutti e cinque i collegi. Il logo è stato scelto attraverso un sondaggio in rete e le firme sono state raccolte, 220mila in tutta Italia, ben oltre le aspettative dei promotori, ne bastavano 150mila.
Anche in Sardegna il risultato ha superato le attese, con oltre 11mila firme raccolte. In lista, nella circoscrizione Isole, due sarde: la cantante Elena Ledda e l'insegnante Simona Lobina. A mobilitarsi, oltre ai partiti che sostengono la lista, gente comune, ambientalisti e associazioni. Tra queste l'associazione Comuna che nei giorni scorsi ha organizzato due appuntamenti, a Oristano e Cagliari, ai quali ha partecipato Nikos Karadilion, esponente di punta di Syriza, il partito di Alexis Tsipras. «In Grecia puntiamo a vincere le elezioni, in Europa la Sinistra unitaria può diventare il terzo partito del Parlamento europeo dietro il Ppe e il Pse».
In Sardegna la lista Tsipras assume connotazioni sovraniste: «Fino a oggi i rapporti tra l'Isola e le istituzioni nazionali e sovranazionali erano segnati dal concetto dell'autonomia, oggi si deve aprire la fase della sovranità», spiega Enrico Lobina, dell'associazione Comuna e consigliere comunale a Cagliari, «in Europa le imposizioni di Bruxelles e delle banche negano la sovranità dei popoli; alla sinistra, ai sovranisti e agli indipendentisti diciamo: uniamoci».
Marzia Piga