Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il Comune alla guerra dell'Ici

Fonte: L'Unione Sarda
18 aprile 2014

Per il pagamento delle imposte arretrate attivata la commissione tributaria provinciale

 Nel mirino gli immobili degli istituti religiosi e della Curia

Scuole, case di riposo, appartamenti, terreni: il Comune cerca di rastrellare l'Ici legata al patrimonio immobiliare degli istituti religiosi e della Curia, e lo fa con una raffica di costituzioni in giudizio davanti alla commissione tributaria provinciale, per ottenere il pagamento delle imposte arretrate. Per ora davanti ai giudici sono arrivati gli accertamenti del 2007 e del 2008 ma nei prossimi mesi si andrà avanti.
Solo nell'ultima settimana i procedimenti sono stati sei. Due riguardano le scuole salesiane di viale Sant'Ignazio. Alla Visitatoria salesiana Madonna di Bonaria, che gestisce l'Infanzia lieta, è contestato il mancato pagamento dell'Ici. Il motivo: gli edifici vengono utilizzati per fini didattici. Dunque non rientrano tra quelli esenti dall'imposta. Stesso discorso per le vicine scuole superiori dell'Istituto Salesiano Don Bosco: è richiesta per il momento la tassa del 2007.
Poi ci sono le Figlie di Gesù crocifisso, una congregazione di suore missionarie che accudisce gli anziani in una casa-alloggio di via Tel Aviv, a Genneruxi. Anche in questo caso l'ufficio Tributi contesta “elementi di commercialità”, perché gli ospiti pagano una retta. E dunque per il Comune l'Ici (per adesso il procedimento riguarda il 2008) deve essere pagata.
Nel mirino del Municipio ci sono anche altre scuole. Come quella di via Montello, gestita dalle Ancelle della sacra famiglia. Ancora: le suore mercenarie del Borgo Sant'Elia e l'istituto San Vincenzo de Paoli.
Il braccio di ferro va avanti da anni: sul piatto ballano decine di migliaia di euro. La battaglia, per ora combattuta a colpi di ricorsi, perizie e memorie difensive, sta per arrivare al gran finale: la parola spetterà alla commissione tributaria regionale (che in questa materia è un giudice di secondo grado) alla quale gli enti religiosi hanno chiesto di annullare gli accertamenti. A settembre, invece, stato contestato alla Curia il mancato pagamento di due “avvisi di accertamento” del 2003 e del 2007, per un terreno edificabile in via Cogoni e un appartamento in via Logudoro. In tutto, oltre 57mila euro. Per i terreni del Seminario, i difensori della Curia hanno eccepito, oltre un generico difetto di motivazione, anche l'inedificabilità delle aree accertate. Discorso diverso per l'immobile di via Logudoro che per la Curia è inutilizzabile: i pavimenti sarebbero sconnessi, i muri non sono in ottime condizioni e mancano gli impianti di sicurezza. Dettagli che per il Comune non bastano: al massimo, potrebbe essere riconosciuto uno sconto, nulla di più.
Michele Ruffi