Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Stadio, l'affondo del questore

Fonte: L'Unione Sarda
26 marzo 2014


Preoccupazione per la partita di oggi col Verona: rischio di incidenti tra tifoserie avversarie

 

Dispenza va all'attacco del Comune: «Non ha fatto la sua parte»

 



L'affondo arriva alla fine della chiacchierata sul rischio incidenti per la partita di questa sera tra Cagliari e Verona, quando il questore di Cagliari Filippo Dispenza decide di dire la sua sullo stadio Sant'Elia. E non usa giri di parole. «Prefettura e Questura hanno fatto tutti gli sforzi che potevano per trovare una soluzione - sono le sue parole -, ora tocca alle altre parti in causa fare il loro dovere per consentire l'apertura dello stadio a un numero maggiore di spettatori, naturalmente rispettando le leggi. Anche perché in caso contrario il Cagliari rischia di non potersi iscrivere al prossimo campionato».
ATTACCO AL COMUNE Il questore non lo dice apertamente, ma è chiaro che nel mirino c'è il Comune il cui progetto per l'ampliamento del Sant'Elia da 5.000 a 16.000 posti, presentato a ottobre, non ha ancora ottenuto il via libera della Commissione provinciale di vigilanza per varie carenze tecniche. «Noi abbiamo offerto la massima collaborazione e dato tutti gli indirizzi, di più non possiamo fare. A ciascuno il suo, come diceva Sciascia, perché chi non fa il proprio dovere, oltre a creare un danno agli appassionati della Sardegna, dà anche un assist ai violenti». Concetti pesanti come macigni, ai quali Dispenza aggiunge una considerazione finale molto forte: «La situazione attuale è ridicola - spiega -, una squadra come il Cagliari che esprime non solo valori economici ma anche sociali importanti non può giocare in uno stadio cantiere con 5.000 spettatori. È una vergogna che la Sardegna non merita, l'ideale sarebbe realizzare finalmente un nuovo stadio ma nel frattempo ogni parte in causa deve fare fino in fondo il proprio dovere per arrivare a una soluzione quantomeno dignitosa».
PARTITA A RISCHIO Poco prima il questore aveva invece parlato dei pericoli per l'ordine pubblico legati al match in programma oggi tra i rossoblù e i veronesi di Mandorlini, lanciando un appello ai tifosi di entrambe le squadre. «Si tratta di una partita a rischio perché le tifoserie sono avversarie. Abbiamo avvisaglie che vogliano regolare i conti de visu ma diciamo molto chiaramente che non saranno in alcun modo tollerati atti violenti né da una parte né dall'altra». È previsto l'arrivo di circa 200 tifosi ospiti che saranno scortati dall'aeroporto allo stadio. «Abbiamo predisposto un dispositivo di sicurezza capillare - precisa Dispenza -pertanto invitiamo i tifosi a godersi la partita senza creare problemi».
Massimo Ledda