Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Il Centrosinistra si ricompatta, il Pd non ancora

Fonte: La Nuova Sardegna
31 dicembre 2008

MERCOLEDÌ, 31 DICEMBRE 2008

Pagina 6 - Sardegna

di Filippo Peretti


Passoni incontra i dissidenti, scontro sulle liste. Il Pdl e il «lancio» di Cappellacci
Il governatore uscente punta sul rinnovamento e su una lista civica

CAGLIARI. In vista delle elezioni regionali anticipate del 15 e 16 febbraio, su Renato Soru si ricompatta il Centrosinistra: anche i socialisti del Ps sono disponibili. Ma le tensioni più forti restano nel Pd: l’incontro tra il commissario Achille Passoni e Antonello Cabras è stato interlocutorio e non è stata trovata una soluzione allo scontro tra il governatore uscente e i dissidenti sulle liste. Nel Centrodestra, Ugo Cappellacci debutta oggi incontrando i sindacati sulla crisi della chimica di Porto Torres. Il Psd’Az ha dettato sei punti programmatici per fare l’accordo.
Gli incontri di Passoni con i dissidenti. Il commissario del Pd sardo, Achille Passoni, nominato da Walter Veltroni dopo le dimissioni di Francesca Barracciu, ha incontrato ieri mattina il leader dei dissidenti, Antonello Cabras, che nell’ottobre 2007 aveva battuto Renato Soru alle primarie per la segreteria regionale. Alla fine né Passoni né Cabras hanno rilasciato dichiarazioni. Ma dagli umori raccolti nel partito, Cabras non sarebbe rimasto soddisfatto del colloquio. Ai suoi Cabras avrebbe detto che è stato interlocutorio. Sarebbe emerso che il mandato ricevuto da Passoni (riunificare il Pd e il Centrosinistra attorno alla ricandidatura di Soru alla presidenza della Regione) punta ad assecondare la richiesta di rinnovamento delle liste fatta da Soru: riducendo da tre a due il limite dei mandati verrebbero di fatto eliminati i principali esponenti della rivolta antisoriana in Consiglio regionale, come Giacomo Spissu, Silvio Lai, Giuseppe Pirisi e Alberto Sanna. Il limite di tre mandati è previsto dallo statuto nazionale del partito e una regola più rigida, secondo i dissidenti, dovrebbe essere concordata e non imposta. I colloqui di Passoni, iniziati lunedì con la Barracciu e con Soru, proseguiranno venerdì con tutte le aree interne e con gli amministratori locali.
A rischio le candidature degli assessori. Nello statuto del Pd vengono equiparate le legislature ai mandati assessoriali, per cui - secondo una fonte dei dissidenti - la restrizione chiesta da Soru finirebbe per penalizzare anche Gian Valerio Sanna (che ha una legislatura da consigliere e ora una da assessore) e Massimo Dadea (che ne ha due da consigliere e una da assessore).
Soru pensa anche a una lista civica. L’idea del governatore uscente di presentare una lista del presidente non è nuova: la lanciò già nel 2003 e alle resistenze dei partiti Soru replicò fondando Progetto Sardegna. Questa formazione fa ora parte del Pd e il governatore uscente starebbe pensando a una lista di «personalità della società civile» che possa intercettare voti che altrimenti non andrebbero né al nuovo partito né al Centrosinistra.
Nel Pd si complica il caso Milia. Il presidente della Provincia di Cagliari, dimessosi lunedì mattina, si è incontrato ieri con Passoni, il quale gli ha manifestato la contrarietà del Pd alla crisi politica: «Così - questo in estrema sintesi il parere del commissario - rischiamo di perdere le elezioni provinciali». Milia, secondo indiscrezioni, avrebbe replicato che questa posizione del partito è una novità, perché ha ricordato nel 2005, quando gli fu proposta la candidatura al vertice della Provincia, ottenne l’impegno che nel 2009 sarebbe stato candidato alle elezioni regionali. E’ un altro problema scottante perché Milia fa parte dell’area dei dissidenti e si è schierato contro Soru.
La preoccupazione della Cgil. Il primo incontro di Passoni, sindacalista da sempre, ieri è stato con il leader della Cgil sarda, Giampaolo Diana. Che gli ha tracciato un quadro della situazione sarda. Diana, secondo quanto si è appreso, ha manifestato la preoccupazione politica per il perdurare delle tensioni nel Pd e ha auspicato un rapido accordo unitario. Nelle ultime settimane, Diana si era detto contrario alla crisi e alle elezioni anticipate.
I socialisti e la doppia verifica. La direzione regionale del Ps, il partito dell’alleanza ultimamente più critico nei confronti di Soru, ha deciso lunedì a tarda notte quasi all’unanimità di «mantenersi nello schieramento di Centrosinistra». Non è infatti passata la proposta avanzata da una parte del partito di tentare un accordo con il Centrodestra. La discussione è durata oltre sei ore e alla fine il segretario Peppino Balia è riuscito a far approvare un documento, con appena quattro voti contrari su 200, che gli affida l’incaico di chiedere un incontro al commissario del Pd per una «verifica delle condizioni per una partecipazione condivisa e basata su intese programmatiche». L’incontro con Passoni si terrà il 2 gennaio. Il Ps ha inoltre chiesto un incontro sul programma a Soru e ai partiti dell’intera coalizione. «L’intesa - ha detto Balia - sarà perfezionata se le verifiche saranno positive».
Il Prc si presenta col proprio simbolo. Il comitato regionale di Rifondazione comunista ha confermato la volontà di presentarsi con proprie liste e con il proprio simbolo (il segretario Michele Piras aveva già anticipato il «no» alla proposta unitaria fatta dal leader del Pdci Oliviero Diliberto). Il Prc ha ribadito la «convinta partecipazione nello schieramento democratico di Centro sinistra con Renato Soru candidato presidente» e ha sollecitato un incontro urgente con «le forze politiche della coalizione per formalizzare l’alleanza, i punti essenziali di programma, e la candidatura del presidente».
Oggi il debutto di Cappellacci. La prima iniziativa politica come candidato del Centrodestra è fissata per questa mattina alle 12. Ugo Cappellacci ha infatti accolto l’invito, rivolto dai segretari provinciali di Cgil Cisl e Uil di Sassari ai leader elettorali, di un confronto urgente sui problemi del polo industriali di Porto Torres. L’incontro si terrà a Cagliari. I sindacati sassaresi hanno reso noto nello stesso comunicato di essere «in attesa di ricevere la disponibilità dell’onorevole Soru». Ieri sera Cappellacci ha inoltre diffuso una dichiarazione di solidarietà ai partecipanti alla marcia contro la povertà che si è svolta a Sardara. Citando le denunce, in particolare della Caritas e della Cisl, il leader del Centrodestra ha detto che nell’isola «la situazione è peggiorata negli ultimi anni» e che nel programma di governo della sua coalizione questi temi avranno la priorità.
Gli impegni di Berlusconi. Nell’incontro a Villa Certosa, lunedì con quasi tutto lo stato maggiore di Forza Italia, il premier ha assicurato a Cappellacci il proprio sostegno: sarà nell’isola almeno per «otto manifestazioni provinciali». E, su richiesta dei partecipanti, ha assunto impegni sulla crisi della chimica e sulle politiche specifiche per il lavoro.
Il Centrodestra studia la strategia. Sempre a Villa Certosa, il summit forzista ha studiato le mosse per lanciare in tempi rapidissimi la candidatura di Cappellacci puntando sul rinnovamento e sul programma. Dato il poco tempo a disposizione e la scarsa notorietà del prescento rispetto a Soru, la politica del rinnovamento può infatti non essere pagante. Sono state individuate alcune iniziative da mettere in campo già prima della presentazione delle liste.
Il Psd’Az detta le condizioni. La segreteria sardista, riunita ieri da Efisio Trincas, ha ribadito la «scelta indipendentista» ma ha aperto al Centrodestra dopo l’invito rivoltogli da Cappellacci. E ha stilato un documento sul quale si pronuncerà il consiglio nazionale il 3 gennaio. Ecco le priorità: piano straordinario per famiglie e imprese, esclusione «di centrali atomiche o di depositi di scorie nucleari» nell’isola, chiusura dei poligoni militari e riconversione economica dei territori, riscrittura dello statuto per «un deciso aumento di sovranità con l’Assemblea costituente», modifica ddl sul federalismo fiscale, autonomia impositiva e estensione della disciplina delle zone franche.
Gli indipendentisti si uniscono, ma... Lunedì la proposta è stata lanciata da Bustianu Cumpostu (Sardigna Natzione) a Irs e A Manca pro s’indipendentzia. E ieri questa seconda formazione ha risposto con un comunicato politico-programmatico sulla propria decisione di partecipare alle elezioni «insieme con le altre organizzazioni che condividono la necessità di un fronte unitario degli indipendentisti». Sul fronte indipendentista, però, Doddore Meloni, autoproclamatosi presidente della repubblica di Malu Entu ha reso noto che si presenterà da solo con la lista «Doddore Malu Entu» e ha rivolto un appello ai cittadini perché lo aiutino a raccogliere le firme.