Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Floris: «Ecco la Cagliari del futuro»

Fonte: L'Unione Sarda
30 dicembre 2008

Comune. Il primo cittadino ha illustrato ieri mattina nella conferenza stampa di fine anno i piani della sua giunta

«Il Betile e Sant'Elia? La Regione presenti i progetti»

Il primo cittadino Emilio Floris, messa da parte la corsa alle regionali, delinea i progetti per la città del futuro. E un sondaggio registra i progressi fatti dall'amministrazione comunale.
A giudicare dal sondaggio di Excalibur ricerche e Coesis research non c'erano dubbi: il candidato per la presidenza della Regione non poteva essere che Emilio Floris. Il 98% dei cagliaritani sa chi è e il 61% ha fiducia nel primo cittadino. Non solo. Il 63% dei cittadini del capoluogo è soddisfatto dell'attività dell'amministrazione comunale. Un buon viatico per pensare a una candidatura alla presidenza della Regione, ma anche «per continuare a fare il proprio dovere al servizio della città», come ha spiegato ieri mattina nella consueta conferenza stampa di fine anno il primo cittadino di Cagliari. L'amarezza è durata poco, ora è il momento di rimboccarsi le maniche, pensare ai nuovi scenari politici che la competizione regionale imporrà alla giunta Floris e andare avanti nella realizzazione del piano strategico, per cambiare il volto di Cagliari nei prossimi quindici o vent'anni.
IL SONDAGGIO L'amministrazione comunale parte comunque da una base solida: i numeri del sondaggio commissionato dal Comune sul grado di soddisfazione dei cittadini confermano l'apprezzamento nei confronti dell'operato della giunta, nonostante qualche sfilacciamento con alcune frange della maggioranza. I risultati più importanti, secondo il campione intervistato, sono stati raggiunti sul fronte dei servizi alla persona (il voto è passato da 5,4 a 7,20), delle politiche giovanili (da 4,8 a 6,50) e dello sviluppo economico (da 4,9 a 6,30). Certo i nodi non mancano e i cagliaritani ritengono che i prossimi interventi debbano indirizzarsi su tre fronti in particolare: nuove opportunità di lavoro (52%), miglioramento della viabilità (48%) e recupero delle periferie (23%).
I PROGETTI I suggerimenti dei cittadini sono un ottimo stimolo. A partire dall'idea di ridisegnare la città, riducendo l'impatto del traffico: «Si devono creare spazi pedonali, andare incontro alle esigenze delle fasce più deboli che in questo caso sono rappresentate da pedoni e ciclisti, oltre a nuove aree di parcheggio, tenendo conto anche della crescita del parco auto. In passato si è costruito senza prevedere parcheggi».
Ora, invece, la strada è chiara ed è stata delineata dal piano strategico comunale: cinque linee di intervento sulle quali l'amministrazione concentrerà la sua attenzione per il futuro. Il primo passaggio sarà destinato al recupero delle aree per attenuare «il disagio abitativo». E Floris non ha mancato di riconoscere qualche errore: «In piazza Granatieri di Sardegna avremmo dovuto trovare soluzioni diverse: a volte è inutile recuperare il vecchio, meglio buttare giù tutto e ricostruire». E qui la prima indicazione a Ugo Cappellacci, l'assessore comunale che ha superato Floris nella corsa alla candidatura per la presidenza della Regione: l'amministrazione regionale deve saper ascoltare. «Non voglio aprire polemiche», ha detto Floris, «ma non serve annunciare megaprogetti se poi le carte non arrivano negli uffici comunali: non abbiamo neanche una richiesta per i progetti promessi dalla Regione a Sant'Elia». E invece le aree su cui il Comune vuole intervenire sono quelle di «Santa Teresa a Pirri, Is Mirrionis, il nuovo quartiere di Su Stangioni: opere per chi non ha la casa ma anche per chi ce l'ha e vive in condizioni di disagio».
PORTO E INNOVAZIONE Il lavoro, poi, resta una priorità nelle richieste dei cagliaritani. E oggi che sono venuti meno i posti pubblici (il Comune è passato dai 2000 dipendenti nel 2001 ai 1400 di oggi), si devono trovare nuove opportunità. Come? Per esempio con il porticciolo turistico di via Roma. L'occupazione diretta non sarà enorme, «ma l'indotto sarà consistente», ha osservato Floris. D'altronde in un momento di crisi economica non si può stare con le mani in mano, «bisogna pensare al futuro a quando ci sarà la ripresa». E per cercare di stimolare nuova occupazione l'amministrazione «vuole puntare anche sulla conoscenza e sulla cultura». Come? «Basta parchi naturali immobili, la cultura, la storia della città e le bellezze ambientali sono un patrimonio», ha osservato il primo cittadino. Valorizzare le bellezze ambientali, «come è stato fatto ad esempio con il parco di Terramaini e come si potrebbe fare a Santa Gilla», significa puntare su una città all'avanguardia anche su sport, benessere e intrattenimento.
QUALITÀ DELLA VITA E TOLLERANZA Non è mancato poi un accenno ai passi avanti fatti sul fronte dei servizi ai cittadini, confermati peraltro dal sondaggio. Ma non basta. Più inclusione e tolleranza sono gli obiettivi della giunta Floris sul fronte degli immigrati, ma «saremo rigidi nel far rispettare le regole».
LA POLITICA Negli ultimi anni, la politica regionale non è stata tenera con Cagliari. E la contrapposizione emerge dalle parole del sindaco. «La candidatura di Ugo Cappellacci è positiva, perché lui conosce già i temi cari alla nostra città», ha osservato Floris, «ma ci deve essere un dialogo con tutti gli enti dell'area vasta». Guardando poi in casa sua, Floris ha assicurato di non aver paura dei riflessi che le elezioni regionali potrebbero determinare in Comune. «È vero, con la maggioranza c'è un confronto aperto, a volte anche scontri, ma non è mai venuto meno il sostegno nei momenti più importanti, quando si doveva votare». Adesso però si dovranno fare i conti con la necessità di un rimpasto: «Parlerei più che altro di qualche sostituzione e, anche se non mi piace, in qualche caso terrò l'interim fino a che non si chiariranno le posizioni di chi si candiderà per fare il portatore d'acqua».
Un esempio che non calza certo per l'assessorato del Bilancio, in capo proprio a Ugo Cappellacci, con la scadenza del bilancio comunale alle porte. «Ma si parte da una buona posizione: le finanze comunali sono solide e lo dimostra il giudizio positivo dato anche dalle agenzie di rating di recente». Certo, serviranno risorse, «ma l'amministrazione continuerà a contenere le tasse per i cittadini», ha assicurato il sindaco. In ogni caso, se ci sarà bisogno, l'ampio patrimonio immobiliare del Comune «potrà essere dismesso almeno in parte», ha annunciato Floris, «e le scelte saranno oculate». Altrettanto oculati saranno i giudizi sulle proposte che riguardano lo stadio («si favoriranno le proposte degli imprenditori che investono, ma attendo progetti precisi») e sul Betile voluto dalla Regione: «Solo quando mi daranno risposte concrete sulla destinazione di Buoncammino e dell'ospedale San Giovanni, solo allora potrò dare una risposta sul Betile». E infine, il campus universitario: «Non può essere un alveare, da costruire realizzando 150 mila metri cubi in appena 19 ettari di terreno, quando in quell'area al massimo potevano starci 90 mila metri cubi. Preferisco il campus diffuso nei quartieri di Marina e Castello: solo così l'Università di Cagliari può aprirsi all'internazionalizzazione. Ma su questo, ci deve essere anche un impegno importante del rettore».
GIUSEPPE DEIANA

30/12/2008