Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

L'avvertimento del pm: «Abbanoa può fallire»

Fonte: L'Unione Sarda
19 marzo 2014


IL CASO. Richiesta di sfratto per la sede di Cagliari: debito da 2 milioni
 

Per il pm Andrea Schirra della Procura di Nuoro non ci sono dubbi: Abbanoa può essere dichiarata fallibile alla stregua di qualsiasi altra società con veste giuridica privata, giacché si tratta di una spa. Alla seconda udienza sull'istanza di fallimento da lui sollecitata, ieri mattina, in tribunale a Nuoro, Schirra ha depositato una propria memoria alternativa a quella esibita due settimane fa dagli avvocati difensori di Abbanoa Giuseppe Macciotta e Andrea Mannoni. Questi ultimi hanno chiesto i termini per poterla visionare: sugli sviluppi se ne saprà di più il 26 di questo mese.
 

ABBANOA MOROSA Nella relazione presentata al giudice Maria Chiara Lapi della sezione civile nuorese, Schirra contesta che i conti di Abbanoa siano a posto come sostiene la difesa. «Più d'un dato», ribatte il pm «avvalora il contrario». Non ultima la circostanza che sull'ente penderebbe un'ingiunzione di sfratto dalla sede cagliaritana di viale Diaz: da quasi tre anni non paga l'affitto alla Edilizia direzionale srl proprietaria dell'immobile e ha maturato un debito per quasi 2 milioni di euro. Denaro che di recente Abbanoa avrebbe cominciato a pagare a rate.
 

RAGIONI DI FALLIBILITÀ La scorsa volta i legali di Abbanoa avevano sollevato una serie di questioni preliminari. La prima il fatto che secondo loro, trattandosi di un organismo in house (cioè a partecipazione pubblica con il compito di gestire una rete di erogazione di servizi a beneficio della collettività) tecnicamente non potrebbe essere soggetta a fallimento. Anche perché non sottostà alle leggi della libera concorrenza. «Nulla di tutto questo è plausibile», sostiene Schirra, «in quanto Abbanoa è una società per azioni, e quindi fallibile come qualsiasi altra realtà con veste giuridica privata. Tra l'altro come tale si comporta, se si va a per esempio a considerare anche il solo reclutamento di personale, rispetto al quale non mi pare siano stati mai indetti concorsi».
 

INDIZI IN ROSSO Oltre al decreto di sfratto, che secondo il pm sarebbe uno degli indizi di insolvenza, sull'ente che in Sardegna gestisce le acque penderebbero tutta una serie di pignoramenti per milioni di euro. Rimangono poi aperti alcuni importanti contenziosi, come quello con il consorzio Cipnes di Olbia che ancora aspetta da Abbanoa 12 milioni per decine di servizi erogati all'interno dell'area industriale del capoluogo gallurese. Servizi che all'oggi non avrebbero ancora ricevuto il giusto conforto. Ragion per cui il Cipnes ha ottenuto una sentenza immediatamente esecutiva in virtù della quale Abbanoa si è visto bloccare quasi un milione e mezzo di euro sul conto corrente. «Questi dati non sembrano certificare propriamente una capacità economica», conclude Schirra.
 

COMPETENZA TERRITORIALE Rinviata al 26 marzo anche la composizione della querelle sulla competenza territoriale: se sia cioè lecito che del caso continui a occuparsene la Procura Nuoro, dove insiste la sede legale di Abbanoa, o se invece è opportuno che la palla passi a Cagliari dove viene svolta la maggior parte delle attività. A questo proposito Schirra preferisce non insistere e rimette la definizione nelle mani del giudice Lapi.
 

L'INCHIESTA Ad accendere i riflettori sui bilanci di Abbanoa mettendola sulla via del possibile fallimento (entro la metà di aprile si conoscerà il responso finale) lo scorso settembre era stata la Guardia di finanza che, su sollecito del sostituto procuratore di Cagliari Giangiacomo Pilia, aveva avviato una serie di indagini che avevano accertato un buco di 800 milioni di euro. L'inchiesta di Schirra era cominciata in contemporanea quando uno dopo l'altro gli erano arrivati tra le mani una serie di decreti ingiuntivi a carico dell'ente. Il quadro preoccupante aveva tutta l'aria della classica punta dell'iceberg. Per cui Schirra aveva ordinato alle Fiamme gialle di verificare l'intero stato patrimoniale aziendale e poi, alla luce dei risultati, avviato l'istanza fallimentare.
Francesca Gungui