Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Regione, due i seggi quartesi

Fonte: L'Unione Sarda
20 febbraio 2014

DOPO IL VOTO. Il centrodestra rimane a secco. Anche nomi in vista tra i diciotto esclusi

Insieme a Ruggeri eletto Perra (Psi), consigliere a Cagliari 
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Uno su venti ce la fa. Anzi, a dirla tutta, uno e mezzo, se parliamo di quartesi: oltre che Gigi Ruggeri , ex sindaco e attuale capogruppo del Pd in Consiglio comunale (eletto con 3.439 preferenze), nell'Aula regionale di via Roma a Cagliari entra anche Raimondo Perra , o come dicevan tutti Mondo, 57 anni, dipendente amministrativo dell'Asl, il cui cognome è di per sé un attestato di quartesità. «Lo sono da generazioni: di Quartu io, genitori e tutti i nonni», sorride. Però è capogruppo del Partito socialista (di cui è dirigente nazionale) e presidente della commissione Turismo e Attività produttive nel Consiglio comunale non di Quartu, ma di Cagliari, la città dove abita da trent'anni: «Da quando sono sposato», precisa, «perché ci siamo trasferiti per questioni di vicinanza con il posto di lavoro, ma la campagna elettorale l'ho aperta nella mia città». Gli ha fruttato 1.153 preferenze, 252 delle quali nel posto in cui è cresciuto e 428 a Cagliari. Il resto, nella provincia.
Dunque nella terza città della Sardegna - quella in cui Cappellacci è stato il candidato presidente più votato (12.284 preferenze pari al 42,67 per cento, contro le 10.684 di Pigliaru pari al 37,11 per cento) e il Pd è il partito con maggiori consensi - il centrosinistra ha piazzato due consiglieri, mentre il centrodestra è rimasto a bocca asciutta. Un dato importante, in una città che - con qualche eccezione per il voto comunale - abitualmente premia il centrodestra. C'è da scommettere che Quartu, nell'imminente regolamento di conti che scuoterà Forza Italia, reciterà un ruolo non di secondo piano.
Non mancano i nomi eccellenti, tra i quattordici candidati spazzati via dall'aria di una tromba elettorale potentissima: primo fra tutti Lucio Torru , cioè il consigliere comunale più votato per Fi candidato però con Unidos, perché stavolta Forza Italia non l'ha voluto. Alle polemiche di cui è protagonista ora Torru assieme al consigliere comunale Tonino Dessì , anch'egli bocciato alle urne, è dedicato l'articolo qui a destra. Snocciolando le altre candidatute, impressiona parecchio la bocciatura di Gabriele Marini , dei Riformatori sardi, vicesindaco da alcuni mesi e assai conosciuto in città. Nemmeno l'ipotesi, rilanciata da Marini alla vigilia della campagna elettorale, di riportare il Cagliari calcio allo stadio di Is Arenas durante i lavori di ristrutturazione del Sant'Elia è bastata per entrare in Consiglio regionale. «Noi Riformatori siamo andati bene, ma nella coalizione c'erano troppe divisioni, a partire da quella voluta da Mauro Pili. È necessario fare alcuni ragionamenti al nostro interno». Altri nomi di esclusi eccellenti sono quelli di Ignazio Tolu , di Rifondazione, ex consigliere comunale quartese ed ex assessore provinciale con Milia, e del socialista Guido Sarritzu , superato in corsa dal compagno di partito Mondo Perra
Dall'Aula di via Roma esce, senza potervi rientrare, Giuseppe Stocchino , terzo nella lista di Prs-Pdci-Sinistra, che ha conquistato 606 preferenze (terzo in classifica). «Mi aspettavo qualcosa di meglio», ammette subito, «però abbiamo rieletto due comunisti in Consiglio regionale: significa che il cammino della sinistra radicale anticapitalista continua. Peccato, finirà nel nulla la mia proposta di legge per istituire di nuovo la circoscrizione a Flumini».
La pattuglia degli esclusi continua con il consigliere comunale Roberto Caredda (Uds), poi Franco Turco (Upc), Nunzio Costanzo (Rosso Mori, ex Idv), Carlo Floris (Udc, ex Mpa), Stefania Cannas , Francesca Faedda , Katya Esposito e Maria del Zompo (tutte per Gentes), Maria Teresa Onano (Uds), Cosimo Ghiani (Udc), il preside del “Levi” Enrico Frau (Upc) e la dirigente scolastica Valentina Savona (Riformatori sardi).
Luigi Almiento