Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il blog della ex bancaria: per Cagliari un super spot

Fonte: L'Unione Sarda
20 febbraio 2014

LA CURIOSITÀ.

Un racconto per immagini efficace quanto la pubblicità

Trovare il proprio posto nel mondo : è il senso della vita per Patrizia Balasso, ex bancaria veneta e creativa free lance, che quel posto l'ha trovato proprio a Cagliari. Trentanove anni, nata a Schio, una carriera sicura e avviata nel ricco nord est, ha lasciare tutto per trasferirsi in Sardegna, un po' per amore, molto per passione.
«Il mio compagno è mezzo sardo, volevamo vivere sul Mediterraneo, abbiamo preso in considerazione le Baleari e la Corsica ma alla fine Cagliari ci ha conquistati». Patrizia ha raccontato la sua esperienza in un blog, bonificiesogni.wordpress.com che in pochi mesi ha raggiunto migliaia di persone (fino a 25mila accessi unici in appena tre giorni per un post). «L'ho fatto inizialmente più come diario fotografico, anche per essere coerente con ciò che volevo essere e diventare, per condividere anche con altri questa mia scelta di vita un po' lontana da valori dominanti, come la carriera o i soldi».
Un racconto per parole e immagini, alcune bellissime, di una città che «non è una donna bellissima che ti lascia senza fiato al primo incontro. No, è piuttosto un film che man mano diventa interessante; è una femmina un po' misteriosa ma concreta che si concede senza troppe moine». Patrizia mostra la città con occhi diversi da quelli di chi ci è nato o ci vive da sempre. E luoghi consueti appaiono sotto una luce nuova.
«Forse i cagliaritani vedono troppi difetti nella loro città e danno per scontate cose che non lo sono. Io questa luce, ad esempio, l'ho vista solo a Cagliari e non riesco ancora a farci l'abitudine. Qui si vive un rapporto con la natura straordinario e anche se può sembrare una frase da frikkettona, io sento una magnifica energia vivendo qui». Patrizia, da sola, fa quello che decine di campagne pubblicitarie spesso non sono riuscite a fare: mostrare Cagliari come città ideale per viverci, non solo come transito di vacanzieri diretti verso le spiagge di Chia o Costa Rei.
Ma dove sbagliano nella promozione il Comune, la Provincia o gli altri enti turistici? «Secondo me il Comune da solo può far poco, deve essere la comunità dei cagliaritani a farsi carico di questo messaggio. Secondo me deve formarsi una generazione nuova, di giovani consapevoli di vivere in un posto unico e decisi a raccontarlo anche all'esterno. Ho l'impressione che i cagliaritani amino e soffrano la propria città».
Alberto Urgu