Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Pochi macchinisti, nuovo sciopero alla Metro

Fonte: L'Unione Sarda
20 febbraio 2014

Tocco (Cgil): «Il personale sia messo nelle condizioni di lavorare in sicurezza»

Vedi la foto Nuovo stop per la Metro di Cagliari. Oggi i conducenti incrociano le braccia per protestare contro la carenza d'organico. «Sono ventuno i macchinisti che si alternano alla guida dei mezzi, ma sono costretti a saltare i riposi settimanali e stravolgere i turni previsti», spiega Massimiliana Tocco, segretario territoriale della Filt-Cgil. «Quello della guida del trasporto pubblico è un settore delicato e di grande responsabilità per i tanti passeggeri, per questo il personale deve essere messo nelle condizioni di lavorare al meglio e in sicurezza».
Il sindacato ha proclamato per oggi la terza giornata di sciopero da quando si è aperta la vertenza, ma saranno comunque garantiti i collegamenti nelle ore in cui gli studenti entrano ed escono dalle scuole: la Metro sarà regolarmente in funzione dalle 6 alle 9 e dalle 12.45 alle 15.45. «Non stiamo chiedendo la luna, ma solo il rispetto delle norme perché per le linee che ci sono adesso sarebbero necessarie almeno due persone in più», aggiunge l'esponente della Cgil. «L'Arst ha avviato con grave ritardo la formazione di altri conducenti, considerato che già ha in programma di trasformare la Metro nel fiore all'occhiello del trasporto urbano, con l'ampliamento delle tratte».
Un altro problema al centro della vertenza è la manutenzione dei binari. «Quando i sassi finiscono sulle rotaie spetta all'autista scendere e infilarsi tra la ghiaia, lasciando il treno incustodito», spiega Massimiliana Tocco. «Abbiamo chiesto invano di trovare rimedio con dei marciapiedi in prossimità degli scambi o incollando la ghiaia al suolo». A bordo delle carrozze bianche sono preoccupati per i silenzi dell'azienda regionale. «I conducenti sono persone responsabili e non vogliono forzare la mano, ma se diventa una sfida tra azienda e lavoratori, a rimetterci sono soprattutto gli utenti».
Marcello Zasso