Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Pigliaru, sette giorni per la nuova squadra

Fonte: L'Unione Sarda
20 febbraio 2014

Al lavoro sugli assessori. «Dai partiti? Sì, se competenti»

 

A fine giornata, dopo vari incontri, Francesco Pigliaru acchiappa al volo un autobus e torna a casa. Chissà le facce di chi si è ritrovato lì il presidente della Regione, a timbrare il biglietto e guardare sovrappensiero la città che scorre fuori dai vetri. In realtà sul bus del governatore vorrebbero salire in molti, ma in questo caso stiamo parlando della Giunta. Solo che per conoscere la nuova squadra degli assessori bisognerà aspettare ancora. Almeno una settimana.
Non aiutano, ad accelerare le scelte, i tempi per la proclamazione degli eletti. Per la prima riunione del Consiglio potrebbe passare un mesetto. Ieri la prima preoccupazione di Pigliaru e del suo staff è stata appunto definire le tappe tecniche. Da oggi inizierà a fare il punto sull'esecutivo, incontrando gli esponenti dei partiti.
INDISCREZIONI Fonti vicine al presidente scommettono che, dei nomi circolati finora, pochi troveranno realmente spazio nella squadra di governo. Il più verosimile è quello di un altro economista, Raffaele Paci , collega di lunga data del governatore, uno dei cervelli del programma elettorale.
Andrebbe al Bilancio, ma c'è chi ipotizza che possa invece restare a disposizione per assumere la guida della Sfirs: incarico più delicato di alcuni assessorati. La responsabilità dei conti, in quel caso, toccherebbe a un politico, per favorire il raccordo col Consiglio nelle fasi di approvazione delle manovre finanziarie.
Uno come Gianvalerio Sanna , magari. O un tecnico-politico come Filippo Spanu , vero braccio destro di Pigliaru, che ha rapporti consolidati con i partiti e grandi doti di mediatore.
IL METODO Il governatore non pretende una Giunta slegata dai partiti: è aperto ai suggerimenti della coalizione, purché si tratti di persone competenti. «Competenze politiche, non solo tecniche», ha precisato: non è impossibile una scelta più “partitica” per gli Affari generali e riforme (come Luciano Uras di Sel), casella che però occuperebbe più che degnamente anche il costituzionalista Gianmario Demuro .
Uras cederebbe il posto al Senato a Lilli Pruna , a sua volta citata nel toto-Giunta: difficile che entrambi siano in squadra, anche se Sel esprimesse due assessori.
Tra i politici con sicure competenze, il più vicino all'ingresso in Giunta è il presidente Anci Cristiano Erriu : tra l'altro può ricoprire ruoli diversi, dagli Enti locali al Bilancio, dall'Industria alla Sanità (dove però l'area Barracciu-Franceschini potrebbe indicare Benedetto Barranu ). Paolo Maninchedda (Partito dei sardi) sembra favorito per la Cultura. Per l'Ambiente è rimbalzato da Roma il nome di Giulio Calvisi , attuale collaboratore del ministro Andrea Orlando: in quel ruolo ha già iniziato a occuparsi del post-alluvione in Sardegna.
LE COMPETENZE Un tecnico che rappresenta bene una parte politica (Pd) sarebbe il docente Massimo Deiana , ai Trasporti. E sarà forse un tecnico anche l'assessore all'Agricoltura: per esempio un altro universitario, Giuseppe Pulina , o esponenti delle associazioni di categoria. In un incontro durante la campagna elettorale, Pigliaru è rimasto colpito dalle idee chiare di Elisabetta Falchi (Confagricoltura), ma non si sa se poi ci siano stati altri contatti.
CONSIGLIERI Il presidente ha escluso doppi incarichi tra Consiglio e Giunta: del resto, con l'assemblea ridotta a 60 seggi, sottrarre gli assessori al lavoro nelle commissioni metterebbe spesso a rischio la maggioranza. Questo rende poco probabile che i neoeletti si dimettano per traslocare nell'esecutivo. Eppure qualcuno in grado di assumere il nuovo ruolo ci sarebbe, anche tra chi è alla prima legislatura. Per esempio Piero Comandini , già assessore in Provincia. Tra l'altro cederebbe il posto in aula al capogruppo uscente, Giampaolo Diana .
Giuseppe Meloni