Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Le nonnine dell'Isola dei centenari

Fonte: L'Unione Sarda
23 dicembre 2008

La storia. Le due donne più longeve del capoluogo e la ricetta per l'elisir di lunga vita: il lavoro e l'affetto di figli e nipoti

Chiarina Poma compie 106 anni come Antonia Girau

Oggi Chiarina Poma compie 106 anni. La sua coetanea Antonia Girau ha spento le candeline il 4 novembre.
A Cagliari, capoluogo dell'Isola dei centenari, il 2008 si chiude con un doppio record di longevità. Protagoniste del primato sono Antonia Girau e Chiarina Poma, due pimpanti bisnonne che, a distanza di poco più di un mese l'una dall'altra, hanno tagliato l'ambito traguardo dei 106 anni. Una ha spento le candeline di una grande torta a forma di cuore lo scorso 4 novembre, l'altra lo farà oggi, nella sua casa di Giorgino, stretta nell'abbraccio di parenti e amici. Festeggiano un'età a cui si guarda con rispetto e possono dire, senza paura di essere smentite, di averne visto di tutti i colori. Attraversando il Novecento, hanno conosciuto le guerre, i bombardamenti, la fame, la fatica della ricostruzione, eppure portano splendidamente i loro anni, segno di una tempra che forse ormai non si trova più.
LE NONNINE Antonia Girau, ad esempio, si vanta di fare ancora a meno, salvo rare eccezioni, dell'aiuto delle medicine e di poter mangiare di tutto, spesso accompagnandolo con un buon bicchiere di vino. Gli acciacchi, superato il secolo, si fanno sentire, così come le dimenticanze e gli improvvisi guizzi della memoria, eppure in lei la gioia per i traguardi raggiunti sovrasta le lamentele e le malinconie.
Per tanti anni, prima nel quartiere di Stampace e poi a San Michele, Antonia è stata dietro al triplo impegno di madre, moglie e impiegata in un berrettificio. Ha lavorato, ha cucinato, ha rammendato e ha pianto per la perdita di tre figli, durante i bombardamenti del '43, e per la scomparsa del marito, nel '77. Ora che trascorre le sue giornate nella Casa di riposo di Sant'Elia, invece, non deve più preoccuparsi di niente e di nessuno. Può lasciarsi coccolare dalle suore mercedarie e dai familiari in visita, mentre affida la sua anima alla preghiera e il suo tempo libero alla tv. In fondo, Antonia sa che arrivare alla sua età è un privilegio invidiabile. L'ha detto anche a Benedetto XVI, quando l'ha incontrato per pochi istanti nella basilica di Bonaria, durante la visita dello scorso settembre. «Sì, ho augurato al Papa di raggiungere i miei anni», racconta felice, «e lui, regalandomi un libricino del Vaticano, mi ha sorriso. Una grande emozione».
LA CENTENARIA DI GIORGINO Anche Chiara Poma, per tutti Chiarina, ha attraversato il XX secolo senza mai abbattersi, al di là dei problemi e delle difficoltà. Anche lei ha perso il marito, quarant'anni fa, e alcuni dei suoi tanti figli. Ha sperimentato sulla sua pelle la fame, ha vissuto le due guerre mondiali e per colpa dei bombardamenti ha dovuto lasciare via La Marmora, dov'era nata e cresciuta, per rifugiarsi prima a Villamar e poi a Giorgino, dove risiede ancora oggi. Eppure non ha mai smesso di rimboccarsi le maniche e di cantare, nei giorni migliori, i tanto amati stornelli, accompagnata da una chitarra. «Ho sempre avuto una bella voce», racconta, «e gli stornelli sono la mia passione. Ne so talmente tanti da riempire un bastimento».
Suo marito Giovanni, conosciuto e sposato a cavallo del conflitto mondiale del 15-18, ha lavorato prima per le Ferrovie dello Stato e poi per le saline di Macchiareddu. Lei, invece, è sempre rimasta a casa, ad occuparsi del focolare e dei tanti figli. Li ha sfamati, vestiti, curati, accompagnati a scuola d'inverno e al mare d'estate. «Il mio lavoro sono sempre stati loro», ricorda, «mi hanno dato un gran da fare ma l'ho fatto con piacere anche a costo di rinunciare a qualcosa per me». Sono gli stessi figli che, insieme ai nipoti, ora si stanno occupando di lei e che con lei festeggeranno prima il compleanno e poi il Natale. «Verremo a casa di Chiarina per il pranzo del 25», spiegano, «così staremo tutti insieme a giocare e a farle compagnia».
LA RICETTA A chi le chiede se esista una ricetta per campare cent'anni, Chiarina risponde con un'alzata di spalle, come a dire che se anche c'è, lei non la conosce di certo. La salute l'ha sempre assistita, anche quando, alla veneranda età di 104 anni, è stata operata di cataratta. Quanto al resto, la sua regola di vita è sempre stata quella di rimboccarsi le maniche e di non lasciarsi prendere dallo sconforto, neppure nei momenti più bui. Anche i parenti la raccontano come una donna piena di vita, sempre disponibile e mai stanca. Una mamma generosa fino in fondo.
Ora che vive nella sua casa di Giorgino, in compagnia della figlia Lalla, si sente serena e dice di non poter chiedere di più alla vita. Per il futuro si affida a Dio, recitando un rosario tutte le mattine. Non è dato sapere cosa chieda, ma non sembra davvero che sia di troppe pretese. «Dopo avere tanto lavorato per la casa, i figli e i nipoti, ora mi godo il meritato riposo», afferma sorridente. «Qui sto comoda, ho le mie cose e non mi disturba nessuno. E poi mi vogliono tutti bene, chi sta meglio di me?».
LORENZO MANUNZA

23/12/2008