Luci spente in una storica vetrina

È un altro pezzo di città che scompare: dopo 63 anni di attività “Ruggieri” si prepara a spegnere la luce in una delle sue sedi storiche, quella di via Manno. Sulle vetrine al numero 20 del salotto dello shopping, oltre all'annuncio degli sconti è apparso un avviso, pubblicato ieri anche sull'Unione Sarda: Liquidazione totale Ruggieri per chiusura attività . Lunedì prossimo, quindi, comincia la corsa fino a esaurimento di calzature e pelletteria a prezzi scontatissimi.
Ruggieri, naturalmente, non scompare da Cagliari. L'attività andrà avanti nelle altre sedi, in via Alghero, via Roma, via Dante e piazza San Benedetto. Ma quella che scompare in via Manno è una delle vetrine più importanti di questa catena che ha una lunga storia (dal 1886) e una solida tradizione nel settore dell'abbigliamento e degli accessori di pregio. «È una scelta sofferta, presa dopo quasi due anni di riflessione», spiega Lilli Ruggieri. «Questo negozio lo avevano aperto mamma e papà nel 1951, un po' più giù rispetto al punto in cui si trova oggi».
La crisi, ma soprattutto l'arrivo di un'offerta economica «consistente» per rilevare l'attività, in aggiunta all'indisponibilità delle nuove leve a raccogliere l'eredità di famiglia, sono alla base della decisione di chiudere in via Manno. «Oltre a me, solo mia sorella Maria Luisa si occupa della gestione dei negozi. Né io né lei abbiamo figli interessati a continuare in questa tradizione di famiglia», spiega ancora. «Mia figlia vive a New York e fa l'architetto, dei due figli di Maria Luisa, invece, uno lavora a Milano, l'altro si occupa con noi delle altre attività imprenditoriali». Insomma, una scelta difficile ma che comunque, par di capire, prima o poi sarebbe arrivata. «Provo dispiacere», dice ancora.
Il pensiero è per le collaboratrici che per anni hanno coccolato i clienti, sistemato gli scaffali, allestito le vetrine, trainato l'azienda. «Come Rita Angius», dice Lilli Ruggieri, «una persona straordinaria che lavora con noi da 36 anni». Un piccolo pezzo di storia cagliaritana se ne va da via Manno e lascia una scia di ricordi. «Come le scarpe dei russi », conclude. «Quarant'anni fa vendevamo a loro le rimanenze per due lire, adesso sono proprio loro i migliori clienti. Giravolte della vita».
Mauro Madeddu