Rassegna Stampa

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San Michele, nuove costruzioni all’ombra del colle?

Fonte: web SardegnaOggi.it
22 gennaio 2014

Cronaca  
    
..mercoledì, 22 gennaio 2014.

In vista nuove costruzioni ai piedi del colle di San Michele: diverse società chiedono di realizzare abitazioni, uffici e attività commerciali. Il Comune verso il via libera ma impone: “Costruite sul non finito”.

CAGLIARI - Uffici, esercizi commerciali e villette all’ombra del colle San Michele. Potrebbero sorgere nei prossimi anni. Diverse società, proprietarie di due aree di cinque ettari, nel 2011 hanno presentato al Comune alcuni progetti. E ieri il Consiglio comunale ha preso in mano le pratiche dando il via libera ad alcune prescrizioni elaborate dagli uffici dell’assessorato all’Urbanistica. Sia chiaro non ha nè approvato nè bocciato i progetti ma ha dato linee guida da seguire. Di fatto significa che i progetti andranno rivisti ma il destino del colle sembra proprio essere quello di avere piedi di cemento.

Con ordine: tra via Jenner e via Peretti, nello sterrato confinante da un lato con l’ospedale Brotzu e sul quale si affaccia lo scheletro di quella che sarebbe dovuta diventare una clinica e che invece si presenta come un vero ecomostro, le ditte Pregamma Srl (vicina alla famiglia dell’ex sindaco Floris), assieme a Predelta Srl, Antonio Puddu Costruzioni Srl e gli Eredi Pintus a marzo 2011 chiedono al Comune di ottenere un parere preventivo su un piano attuativo: quest’ultimo prevede la suddivisione dell’area in tre lotti vicini, di circa 9 mila metri quadrati l’uno, nei quali costruire edifici dell’altezza massima di 12 metri, con tre piani più uno interrato, da destinare ad attività commerciale o direzionale (cioè uffici). Il progetto prevede inoltre l’ampliamento della sede stradale di via Jenner, la realizzazione di parcheggi e “isole di verde”, una bretella di collegamento con via Peretti e l’inserimento di una rotatoria davanti all’ingresso del Brotzu.

Il secondo caso riguarda un altro versante, in un’area di due ettari tra via Is Cornalias, il Parco di San Michele e l’impianto di potabilizzazione. Qui alcune ditte prevedono la costruzione di quattro immobili residenziali con tipologie a schiera di due e tre livelli fuori terra, disposti “in modo da creare una piccola piazza”. Inoltre si chiede di realizzare due minicondomini di quattro piani. “Entrambi gli interventi - ha spiegato l’assessore all’Urbanistica, Paolo Frau - sono subordinati all’ottenimento delle autorizzazioni paesaggistiche. Il parere preventivo non si concretizza in un sì o un no ma nell’analisi delle proposte dei privati sulla base delle quali sono state fatte delle prescrizioni. L’interpretazione degli uffici è la stessa per entrambi i lotti”. In sostanza i tecnici comunali ordinano di concentrare le volumetrie “nelle parti in cui le visuali verso il colle risultano già compromesse dalla presenza dell’edificato nelle aree contigue”. Tradotto: ultimate il cosiddetto “non finito” rappresentato da diverse costruzioni negli stessi terreni.

In aula l’unico ad aver posto dubbi sugli interventi è stato il consigliere del Pd, Piergiorgio Meloni, che ha predicato cautela sul consumo del suolo. Di diverso avviso il collega Andrea Scano: “Non stiamo assecondando tentativi di cementificazione, ci stiamo muovendo con l’obiettivo di tutelare un bene pur nel rispetto dei diritti dei privati”. L’opposizione critica il lavoro degli uffici: “Stanno presentando queste prescrizioni con tre anni di ritardo - afferma Anselmo Piras (Pdl)- non saranno assolutamente chiare per il privato che dovrà interpretarle”. Per Antonello Floris (Centro Giovani) “Praticamente si sta dando un voto contrario”.

Un dato però è messo nero su bianco nel Piano urbanistico comunale: sarà un colle sempre più costruito. Il Puc in mezzo a una zona destinata a “servizi generali” (G2) compresa tra via Peretti, il Microcitemico, il Brotzu e il parco di San Michele, prevede un’area C4: zona di espansione residenziale.  E’ già presente una strada, illuminazione compresa, mancano le case.