Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Equitalia, meno soldi e più rate

Fonte: L'Unione Sarda
22 gennaio 2014

La crisi si fa sentire anche per il braccio armato del fisco: -5% rispetto al 2012
In Sardegna incassati 250 milioni, centomila contribuenti sfruttano la dilazione -

 

Meno soldi in cassa e più rate. La crisi si fa sentire anche sull'attività di un “mostro” come Equitalia. Nel 2013 il braccio armato del fisco, incaricato di riscuotere tasse, tributi e contributi accertati e iscritti a ruolo dall'Agenzia delle entrate, ha riscosso 7,1 miliardi di euro (250 milioni in Sardegna) per conto dello Stato e degli enti pubblici, ossia il 5% in meno rispetto ai 7,5 miliardi del 2012. Un trend in flessione, come ha rilevato la Corte dei Conti, anche a causa dei numerosi interventi legislativi con i quali sono state introdotte misure che hanno inciso profondamente sul “giro d'affari” della società, pur garantendo un più ampio respiro ai debitori. Tra queste le dilazioni di pagamento, diventate lo strumento più utilizzato dai contribuenti italiani in difficoltà: nell'ultimo anno quasi 400mila rateizzazioni per ben tre miliardi di euro. Complessivamente, considerando le tranche attivate fin dal 2008 (anno di costituzione di Equitalia), sono più di due milioni i contribuenti che stanno pagando a rate per un ammontare di 24,7 miliardi di euro (più della metà del valore riscosso). Il primato in Lombardia, dove sono state concesse 321mila rateizzazioni per un ammontare di oltre 5 miliardi, seguita dal Lazio (che con 290.811 piani ha ottenuto benefici per 3,6 miliardi) e dalla Campania (con 283.587 “pratiche” del valore di quasi 3 miliardi.
LE RATE DEI SARDI Nell'Isola, dove la crisi continua a mietere posti di lavoro, sono quasi 100mila (94.754) i contribuenti che hanno chiesto e ottenuto una rateizzazione per un importo complessivo di oltre 952 milioni di euro. Negli ultimi anni è diventata la prassi pagare un po' alla volta. Quel che si nota è che nel 2013 aumenta il debito dei sardi, non già il numero dei contribuenti che chiedono una dilazione: mentre un tempo si pagava a rate solo per cifre corpose, spiegano da Equitalia, oggi anche su piccoli importi i cittadini chiedono di essere aiutati. Contribuenti che (e questo vale anche nel resto d'Italia) per oltre tre quarti sono persone fisiche, il resto società commerciali. In Sardegna è la provincia di Cagliari, con 42mila rateizzazioni e un ammontare di oltre 477 milioni di euro, a essere in testa alla classifica. Seguono Sassari (30.843 rate e 299 milioni di euro), Nuoro (13.163 e 113 milioni) e Oristano (8724 rate e 62 milioni).
IL RISCOSSO Dei 7 miliardi riscossi a livello nazionale (3,8 per l'Agenzia delle entrate, 1,7 per l'Inps e 1,6 per gli altri enti) 247 milioni di euro arrivano dalla Sardegna, che si conferma regione “importante” nelle entrate di Equitalia. Anche sul fronte della riscossione è Cagliari a guidare la classifica (con oltre 116 milioni di euro), tallonata da Sassari (83 milioni), Nuoro (31) e Oristano (16 milioni). Nonostante la crisi e il calo degli importi riscossi lo scorso anno, dal 2006 a oggi l'attività di Equitalia si è rinvigorita rispetto alla gestione precedente affidata alle società private: da una media di 3,2 miliardi l'anno - spiega la nota di Equitalia - registrata prima della nascita della società, si è passati a una media di quasi 8, per un totale di circa 55 miliardi in 7 anni. Un risultato che conferma «l'importante contributo dato dalla società nel recupero dei soldi pubblici e nella lotta all'evasione».
LO SCENARIO Il 2013 è anche l'anno in cui Equitalia si impegna a mostrare un volto più “umano” con i contribuenti: un cambiamento battezzato dall'ad Benedetto Mineo, inevitabile in un momento in cui il vento della crisi soffia forte. «Il personale sta gestendo con grande capacità di ascolto le singole situazioni che si presentano allo sportello - dice Mineo - anche grazie alle nuove norme stiamo ponendo massima attenzione ai casi critici di oggettiva difficoltà economica e le procedure di recupero si stanno concentrando sulle fasce di inadempienza più elevate, cioè nei confronti di quei contribuenti recidivi che per anni hanno sottratto al fisco ingenti risorse: oggi circa i due terzi del riscosso proviene da debitori che hanno importi da pagare superiori a 50mila euro».
LE NOVITÀ La gestione delle richieste di rateizzazione rappresenta una delle attività principali di Equitalia. «Nel 2013 - spiega l'ad - più del 50% delle riscossioni è avvenuto con pagamento dilazionato delle cartelle. Cittadini e imprese stanno ricevendo la massima assistenza ai nostri sportelli dove possono trovare consulenza mirata anche nelle situazioni più complesse». Nel 2013 sono stati anche attivati nuovi canali di pagamento, tramite web, nelle ricevitorie Sisal e Lottomatica e nelle tabaccherie. Canali che si aggiungono agli sportelli postali, bancari e agli stessi di Equitalia: tra questi c'è anche lo “Sportello amico” che si occupa dei casi delle fasce più deboli, anziani, pensionati, piccoli imprenditori. Per ora è in via di sperimentazione in sei città pilota ma presto potrebbe estendersi in tutta Italia lo “Sportello amico imprese”, punto d'ascolto specializzato per il mondo produttivo. Una riorganizzazione dei compiti che ha portato anche a un taglio dei costi per circa 6 milioni di euro. Basterà tutto questo per far cambiare opinione ai tartassati contribuenti italiani? Il “mostro” Equitalia farà meno paura?
Carla Raggio