Rassegna Stampa

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La Cisl: "Dopo le elezioni priorità a riforma dell'amministrazione e sussidi a lavoratori e imprese"

Fonte: web SardegnaOggi.it
21 gennaio 2014

"Saranno le politiche sociali e del lavoro che indicheranno il grado di capacità della prossima Giunta regionale". Con questa frase la segreteria regionale della Cisl Sardegna apre il bilancio politico-sindacale dell’attività svolta nel 2013, quasi un invito ai candidati per le regionali a non distogliere l'attenzione dai temi più cari a sindacati e lavoratori.

"La Regione è il primo ente da riformare - ha affermato Oriana Putzolu, segretario generale Cisl - se non spendiamo i fondi comunitari è perche abbiamo un apparato burocratico che non lo permette". Secondo Putzolu l'inadeguatezza dell'amministrazione pubblica regionale è uno dei principali motivi della crisi che la Sardegna sta vivendo dal punto di vista economico e sociale. Dello stesso avviso anche Ignazio Ganga, componente della segreteria regionale: "Per uscire da questa crisi serve un'amministrazione pubblica diversa, oggi la burocrazia è una diseconomia al pari dell'insularita e del problema dei trasporti".

I cinque anni passati, secondo quanto emerge dal documento di bilancio politico-sociale, hanno visto un peggioramento della condizione economica che ha danneggiato in primis le fasce piu deboli, con un aumento della disoccupazione arrivata a tassi di poco inferiori al 30%. Secondo i dati presentati dalla Cisl nell'isola ci sarebbero 147 mila persone senza lavoro, di cui 100 mila di giovane età. Altrettanto allarmante il dato che riguarda i richiedenti sussidio, sarebbero 146 mila i lavoratori che usufruiscono degli ammortizzatori sociali, oltre 15 mila le richieste di mobilità in deroga.

Alla luce di questi dati le richieste della Cisl, in collaborazione con Cgil e Uil, si concentrano sulla proposta, alla classe dirigente che si insedierà dopo le Regionali, di dar vita ad un Piano di rinascita che metta al primo posto le riforme della pubblica amministrazione, misure di sussidio ai lavoratori, alle imprese ed alle attivita produttive. In primo piano, inoltre, la necessità di varare misure urgenti a favore di famiglie, istruzione e formazione, sanita e inclusione sociale.