Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Alloggi, mille famiglie in graduatoria

Fonte: L'Unione Sarda
20 gennaio 2014

Troppe le persone costrette alla coabitazione. Allarme-occupazioni - Pianeta casa: 5 mila appartamenti sfitti e oltre 3 mila abitazioni popolari sottoutilizzate o sovraffollate

 

Chi non può pagarlo o l'aspetta da anni si dispera e fugge. Via dalla città. A caccia di un tetto per sé e la sua famiglia. Alloggi, carta a due facce: ce ne sono cinquemila sfitti eppure poco più di un migliaio di famiglie sono in graduatoria per una casa popolare. Andrea Scano, presidente della Commissione Urbanistica: «Negli ultimi decenni sono state costruite abitazioni di pregio per compratori o inquilini in grado di acquistare o pagare affitti elevati, molto meno appartamenti popolari».
IL BISOGNO La mappa del bisogno di alloggi la fotografa Enrico Lobina, consigliere comunale della Federazione delle Sinistre: «Esistono due Cagliari. La prima è quella dei dipendenti pubblici e para-pubblici, delle professioni. L'altra è immersa nella precarietà abitativa». Marisa Depau, della Commissione Patrimonio, si occupa da anni del problema-alloggi. Sintetizza: «L'emergenza si supera costruendo nuovi alloggi e assegnandoli a chi ne ha bisogno nelle forme e con canoni fissati in base al reddito». La realtà: «Una disperazione. Le millecentodieci richieste al Comune di una casa popolare ne sono la conferma. Cinquecento famiglie sono disposte ad accettare anche case senza i requisiti minimi accettabili». Secondo l'ultimo censimento oltre un migliaio di famiglie vivono in coabitazione, con disagi facilmente intuibili. «Stanno riprendendo le occupazioni», denuncia Lobina: «Dalle case dell'Aeronautica di Monte Urpinu a tutta l'area di Calamosca. E non solo». Ieri una trentenne (con madre e due figli) ha occupato un appartamento comunale in piazza Kennedy: blitz respinto dai vigili.
LE CIFRE Il patrimonio degli alloggi popolari appartiene all'Agenzia regionale edilizia abitativa (Area) e all'Edilizia residenziale pubblica (Erp). Un censimento delle case Erp lo aveva fatto Gianni Chessa quando (nel 2007) era assessore al Patrimonio. «Abbiamo case vecchie», chiarisce. Presentò i dati sull'emergenza-casa in un convegno: «La situazione non è cambiata». Gli alloggi Erp sono distribuiti nel vecchio Borgo Sant'Elia, a Santa Teresa-Pirri, al Cep, in via Castelli, Podgora, Montegrappa-Codroipo, piazza Medaglia Miracolosa e nelle zone di via Emilia, Businco, Is Cornalias, Seruci, Sant'Avendrace e in altri immobili. Sovraffollamento e sottoutilizzo delle case all'esame del Comune. Il 21 per cento degli alloggi Erp sono sovraffollati e il 34,04 (dati 2008) sottoutilizzati. Per riportare la situazione in equilibrio il sindaco Massimo Zedda e l'assessore al Patrimonio Luisa Anna Marras hanno incrementato le risorse destinate alle manutenzioni e presentato bandi per riqualificare gli alloggi. Mancano però i fondi per dare una casa a chi può soltanto permettersi di sognarla. E non è confortante sapere che segnano il passo i progetti di hounsing sociale e il coinvolgimento dei privati. «Poche illusioni», taglia corto Marisa Depau: «Chi ha uno o più appartamenti liberi non ha interesse ad affittare a prezzi scontati». Preferisce aspettare tempi migliori.
Pietro Picciau