Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Abusi e tentata truffa»

Fonte: L'Unione Sarda
15 gennaio 2014

 

Scuola civica di musica: il pm chiude l'inchiesta - Sotto accusa il cda, il direttore amministrativo e quello artistico

 

Incarichi affidati a pensionati violando legge e regolamento interno, contratti di assunzione stipulati senza seguire le norme e contravvenendo anche alle disposizioni della Costituzione, false certificazioni di spesa per ottenere dalla Regione i contributi: sarebbe accaduto tutto questo tra il 2007 e il 2012 alla Scuola civica di musica, ente pubblico con un cda protagonista, secondo la Procura, di iniziative censurabili e contrarie al codice penale. È quanto emerge dall'atto di conclusione delle indagini firmato dal pm Giangiacomo Pilia nei confronti di cinque persone: il presidente del consiglio di amministrazione Maurizio Porcelli, i consiglieri Giorgio Baggiani e Marco Ravasio, il direttore amministrativo Sergio Manca e l'ex direttore artistico Luigi Puddu. Devono tutti rispondere di abuso d'ufficio, Porcelli e Ravasio anche di tentata truffa. Sarebbe ancora in corso invece la parte di indagine relativa al peculato.
IL PENSIONATO Partita un anno fa dopo sei assunzioni a tempo e senza gara (per pulizie, assistenza di segreteria, custodia e manutenzione della sede di via Venezia), l'inchiesta si è allargata fino a ricostruire tutti i presunti comportamenti illeciti. Per primo l'incarico di responsabile della gestione amministrativa rilasciato a Manca nel maggio 2007: un contratto firmato da Porcelli che, per il pm, viene stipulato senza esigenze straordinarie e delibera del cda. Inoltre la legge vieta l'affidamento di ruoli a personale pre pensionato della pubblica amministrazione (serve a evitare un doppio stipendio, Manca era in pensione dal 2002) e il regolamento della Scuola vuole che si attinga tra i funzionari comunali.
ABUSO D'UFFICIO Nell'ipotesi accusatoria si va avanti così per tutta la gestione: nel gennaio 2011 viene prorogato l'incarico di direttore a Puddu fino al 2021, decisione cui prende parte lo stesso Puddu e alla quale segue a febbraio la stipula del contratto senza bando, di durata superiore a quella prevista per gli accordi a tempo e privo di esigenze d'urgenza. Stessa cosa sarebbe avvenuta per Baggiani, nominato vice direttore artistico, figura ritenuta estranea al regolamento di un istituto che inoltre prevede un'assegnazione temporanea al ruolo di direttore solo per impedimento o assenza del titolare. Poi nell'aprile 2011 tutti, tranne Porcelli (era contrario), deliberano di assumere a tempo indeterminato Puddu senza gara pubblica.
I SOLDI Quindi c'è il denaro: 140 mila euro ricevuti dalla Regione su un finanziamento complessivo di 200 mila (deliberati nell'agosto 2010) per il progetto “Pop rock as 2009/2010” ma utilizzati, secondo il pm, da Porcelli, Baggiani, Ravasio e Manca per pagare le spese correnti dell'ente creando un danno all'accademia di musica “Fanny” di Massimo Cellino, che aveva sostenuto gran parte dei costi.
TRUFFA A quest'ultimo passaggio è legata l'accusa di tentata truffa per Porcelli e Ravasio: avrebbero mentito alla Regione nel sostenere che la manifestazione “Pop rock” si era svolta regolarmente e, per ottenere altri 40 mila euro, dichiarato di averne speso 200 mila mentre in realtà 170 mila erano stati sborsati dalla “Fanny”, che secondo il pm non aveva ricevuto somme dalla Scuola. Regione e Comune avevano predisposto la determina di liquidazione del 20 per cento del saldo del contributo: il Comune non aveva pagato in attesa dell'approvazione del bilancio dell'ente.
An. M.