- Si verserà solo nei centri dove è prevista una maggiorazione

L'unica data certa per ora è quella del 24 gennaio, giorno entro il quale gli italiani proprietari di case dovranno calcolare e pagare la mini-Imu. Un balzello che secondo il governo inciderà appena sulle tasche delle famiglie (e che - a meno di piccole modifiche da parte dei Comuni - non è dovuto sotto i 12 euro) ma dal quale, ha ribadito più volte l'esecutivo, non ci si può in nessun modo esimere. La stessa scadenza è fissata anche per la maggiorazione della Tares per il 2013, pari a 30 centesimi a metro quadro.
LA SCADENZA I proprietari che possiedono una prima abitazione nei Comuni dove le amministrazioni hanno rimodulato per la prima casa, nel 2012 e 2013, un ritocco al rialzo dell'aliquota superiore allo 0,4%, dovranno pagare entro venerdì 24 gennaio, il 40% della differenza fra quella standard e quella comunale.
Il tributo dovrà essere corrisposto a Nurallao e Teulada (provincia di Cagliari), Domusnovas, Giba (provincia di Carbonia-Iglesias), Barumini e Serramanna (per il Medio Campidano), Luogosanto (per Olbia - Tempio), Norbello (provincia di Oristano), Alghero, Benetutti, Ittiri, Ossi e Porto Torres (nel Sassarese). Nei Comuni colpiti dall'alluvione del 18 novembre scorso, in base al decreto di legge nazionale del 30 dicembre 2013, i cittadini potranno usufruire della proroga per il pagamento dei tributi, che potrà avvenire tra il 24 gennaio e il 17 febbraio, senza l'addebito di sanzioni, né interessi. La situazione sembra essere ancora sotto controllo, ma non si esclude che, a ridosso della scadenza del 24 gennaio, i Caf possano essere presi d'assalto dai contribuenti che hanno l'abitudine di rimandare il pagamento all'ultimo giorno utile.
Eleonora Bullegas