Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Crociere, Royal Caribbean lascia «Ma sarà solo un arrivederci»

Fonte: L'Unione Sarda
2 gennaio 2014

 

- Intervista all'amministratore delegato. «Cagliari migliori l'accoglienza»

 

«Le strategie commerciali stanno cambiando e impongono la ricerca di nuove clientele, prime fra tutte quelle asiatiche. Per questo nel 2014 sposteremo lì parte delle navi».


Non è un addio, ma soltanto un arrivederci. La compagnia di navigazione Royal Caribbean, nonostante abbia confermato per il prossimo anno il drastico calo degli ormeggi nel capoluogo non ha tuttavia intenzione di cancellare Cagliari dalle rotte della sua flotta. Anzi, il turismo crocieristico nell'Isola è soltanto alla prima fase.
«Il 2014 per noi sarà un anno di transizione in Europa», spiega Ana Karina Santini, manager della multinazionale statunitense, che gestisce tra i suoi dodici marchi anche quello della Costa crociere. «Le strategie commerciali stanno cambiando e impongono la ricerca di nuove clientele, prime fra tutte quelle asiatiche. Per questa ragione sposteremo lì gran parte delle nostre imbarcazioni, ma dal 2015 torneremo nel Mediterraneo e continueremo a puntare sulla città e sulla Sardegna».
L'ampliamento della flotta prima di tutto: «Presto uscirà dai cantieri una nuova generazione di navi che soddisferà la richiesta in entrambi i continenti».
Il sodalizio con l'Isola d'altronde ha radici solide cresciute sin dalla primavera 2012, da quando è nata la Cagliari Cruise Port, la società che affianca l'Autorità Portuale nella promozione e lo sviluppo del traffico crocieristico nel porto di Cagliari «e nella quale», chiarisce l'amministratore delegato della Royal caribbean, «siamo inseriti come soci».
La scelta dei vertici dello scalo cagliaritano di affidarsi a professionisti del settore è stata quasi obbligata per avviare il salto di qualità. «La Cagliari Cruise Port è un'opportunità nella quale crediamo molto», conferma la Santini, «partiamo da presupposti incoraggianti come le recensioni positive sulla città che le nostre migliaia di clienti hanno rilasciato una volta tornati a bordo. Cagliari piace e soddisfa pienamente gli standard di qualità che richiediamo ai nostri approdi».
Pochi mesi fa, durante una visita in Sardegna, lo aveva ribadito anche John Tercek, numero due del colosso americano. Il molo Rinascita diventerà uno dei terminal crociere di riferimento nel Mediterraneo. Cagliari, scelta come meta di ripiego dopo i tumulti nel nord dell'Africa portati dalla “Primavera araba” ha scoperto quasi per caso le opportunità del settore e ora non vuole più rinunciarvi.
«Ma ci aspetta tanto lavoro da fare», avverte la Santini. «Alcuni aspetti devono essere migliorati, dall'accoglienza in banchina alle offerte turistiche della città. Serve un'organizzazione strutturata che coinvolga Enti locali, operatori del settore e commercianti. Abbiamo già avviato i primi contatti e non molleremo finché il progetto dell'home port a Cagliari non diventerà realtà».
Luca Mascia