Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Crisi nera, dicembre di sconti

Fonte: L'Unione Sarda
12 dicembre 2013


Nelle strade dello shopping saldi mascherati: «Sta andando peggio dell'anno scorso»

 

Anche sotto le feste i commercianti si affidano ai ribassi



Le formule più fantasiose: regalati un pigiama , p rezzi leggeri , all'interno grandi affari . E c'è anche chi adotta la tattica del buono spesa da trenta euro su una spesa minima di novantanove . La parola saldi dalle vetrine è bandita, ma sono in pochi ad aver aspettato la data ufficiale stabilita dalla Regione. Neanche dicembre, il mese della corsa agli acquisti, riesce a tamponare l'effetto crisi.
SCONTI DIFFUSI Già da qualche giorno alle casse si viaggia al meno venti per cento quasi ovunque, e qualche negoziante si spinge anche fino al cinquanta. Ma cartelli colorati e slogan avvincenti non bastano a risollevare la stagione nera del commercio: i budget sono ridotti all'osso, i portafogli sempre più sottili. Simona Cabras, cagliaritana, passeggia in via Garibaldi con due buste in mano: «Ho comprato qualche capo d'abbigliamento», racconta. «Ho deciso che questo Natale farò solo regali utili, con la crisi di questo periodo bisogna fare attenzione a come si spendono i soldi». Ha chiesto due conti separati, le è andata bene: «In uno scontrino mi hanno fatto il metà prezzo, nell'altro il trenta per cento».
REGALI MENO COSTOSI Alberto Murgia, 29 anni, anche lui cagliaritano, non è stato altrettanto fortunato. «Ho preso una borsetta, la devo regalare», racconta. «Mi hanno fatto lo sconto del quindici per cento». Nessuna spesa folle per lui: «Non supererò i centocinquanta euro, tra parenti e amici». Anna Pili, 41 anni, di Selargius, è in giro di perlustrazione: «Mi serve un cappotto, lo sto tenendo d'occhio da un po', ma il prezzo è ancora alto. Aspetto che lo mettano almeno al quaranta per cento».
ARIA POCO NATALIZIA A parte gli addobbi, l'aria natalizia nelle vie del commercio ancora non si sente. Di pacchetti se ne vedono pochi, la corsa ai regali non è ancora iniziata. I negozi, tranne qualche rara eccezione, sono mezzo vuoti, i magazzini pieni. Colpa della lunghissima estate. «La collezione autunno-inverno è arrivata a settembre, solo adesso sto iniziando a vendere qualche maglione», ammette Vincenzo Guarino. Gli scaffali del suo punto vendita di via Manno sono pressoché intatti. «Per fortuna mi sono tenuto leggero con gli ordini, la gente sta comprando pochissimo».
PEGGIO DELL'ANNO SCORSO Stesso film da Marcello, abbigliamento donna al civico 17 del Largo. «Sta andando peggio dell'anno scorso», commenta Davide Marcello, il titolare. «È un dicembre a rilento, la merce in magazzino è quasi intatta». Cristiana Montis, responsabile di Jennifer, in via Manno 4, è sulla stessa linea: «Non si è ancora sentito il boom delle feste. Domenica abbiamo lavoricchiato, ma in generale stiamo vendendo meno del Natale scorso». Il registratore di cassa funziona a singhiozzo, ma l'ottimismo non le manca: «Spero che nei prossimi giorni cambi qualcosa». Entra e scopri le occasioni invernali all'interno , si legge in una vetrina di via Garibaldi, poco più avanti ci sono già i due prezzi: quello originale e quello scontento del venti o del trenta per cento. Istantanea identica in via Dante. I saldi sottobanco imperversano ovunque, e i messaggini inviati ai clienti affezionati si moltiplicano. Ma qualche eccezione c'è: «Sconti? Assolutamente no», assicura Arianna Atzeni, proprietaria di Arianna Chic. «Aspetto il 4 gennaio come stabilisce la legge».
Sara Marci