Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Dirigenti degradati dal Tar

Fonte: L'Unione Sarda
6 dicembre 2013


COMUNE. È un terremoto: resta senza guida anche la Polizia municipale
 

Accolto il ricorso contro le quattro ultime nomine
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Erano diventati dirigenti tre anni fa grazie allo scorrimento delle graduatorie, ma ora il Tar ha annullato le loro nomine: gli atti con i quali venivano “promossi” Claudia Madeddu, Manuela Atzeni, Giambattista Marotto e Teresa Carboni, andati poi a guidare alcuni settori-chiave del Comune, sono stati annullati dai giudici, che hanno accolto il ricorso presentato da Mario Bandel.
LE CONSEGUENZE Un piccolo terremoto a Palazzo Bacaredda, che si trova senza dirigenti proprio adesso che la Giunta aveva approvato la nuova macrostruttura, cioè l'ossatura degli uffici comunali e le varie competenze. La sentenza del Tar lascia senza guida la Polizia municipale (guidata da Atzeni), il servizio Appalti (Carboni), Cultura e Spettacoli (Marotto) e gli Affari generali (Piras).
IL RICORSO Secondo Bandel (cagliaritano, che lavora come dirigente amministrativo dell'Asl 8), il Comune prima di procedere allo “scorrimento della graduatoria” avrebbe dovuto avviare la procedura di mobilità, alla quale lui aveva diritto. Non solo: lo scorrimento, secondo il ricorrente «è legittimamente attivabile solo per coprire posti resisi disponibili successivamente all'indizione del concorso cui si riferisce la graduatoria interessata», mentre nel caso di Atzeni, Marotto, Carboni e Piras, «alla data di indizione del concorso sarebbero già risultati vacanti undici posti dirigenziali, dei quali quattro relativi alle funzioni di dirigente amministrativo contabile».
LE MOTIVAZIONI Per i giudici amministrativi (presidente Francesco Scano, consigliere Alessandro Maggio, estensore Antonio Plaisant), ha ragione. Infatti, scrivono i magistrati del Tar, «per gli enti locali le graduatorie concorsuali rimangono efficaci per un termine di tre anni dalla data di pubblicazione per l'eventuale copertura dei posti che si venissero a rendere successivamente vacanti e disponibili, fatta eccezione per i posti istituiti o trasformati successivamente all'indizione del concorso medesimo». Secondo quanto hanno accertato i magistrati amministrativi, «è pacifico in causa, a seguito della documentazione acquista a seguito di istruttoria, che prima dell'indizione del concorso fossero già disponibili in pianta organica quattro posti di dirigente amministrativo contabile e ciò comporta l'illegittimità della procedura di scorrimento per violazione della norma dianzi richiamata, quantomeno in relazione ai quattro posti già vacanti alla data di indizione del concorso».
EFFETTO IMMEDIATO Ecco perché sono stati annullati gli atti di nomina dei quattro dirigenti, promossi grazie allo scorrimento della graduatoria. Ora la parola passerà quasi certamente al Consiglio di Stato, ma nel frattempo il Comune dovrà rivedere i propri schemi: la sentenza ordina, come sempre in questi casi, che la decisione del Tar «sia eseguita dall'autorità amministrativa».
Michele Ruffi