Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Superman? E' balbuziente Danza e lìberati

Fonte: L'Unione Sarda
28 novembre 2013

Auditorium comunale

 

Non ci si annoia mai con Michela Lucenti e il suo Balletto Civile. I lavori della coreografa ligure sono sempre frutto di uno sguardo sul presente, anche quando traggono ispirazione dal passato come nel caso della pièce “Il sacro della primavera” ispirata alla stravinskijana “Le sacre du printemps”, celebrata in tutto il mondo con coreografie vecchie e nuove e letture contemporanee, come quella proposta l'altro ieri a Cagliari all'Auditorium comunale per la rassegna “Da dove sto chiamando”, allestita da Spazio Danza e Signal. Dalla storia originale - il sacrificio barbarico di una ragazza, l'Eletta - l'autrice trae spunto per raccontare un altro sacrificio, quello delle nuove generazioni condannate a un non futuro da una classe egemone e vecchia. Desiderio di riscatto, frustrazione, lacerazione interiore, frammenti personali, irrompono sulla scena attraverso una danza energica, muscolare, dinamica.
Ricca di vibrazioni, prese, contatti, tuffi, cadute, fughe, corse, contorsioni break-dance, movimenti all'unisono, momenti a due, a tre e corali, abitata da personaggi a volte grotteschi, come nel caso di un Superman balbuziente, condita con humour, avvolta da musiche manipolate da un dee-jay che a lato del palco miscela partiture classiche e moderne sonorità, e salutata alla fine con lunghi applausi, che non mancano neppure nel set successivo, firmato in solitudine da John Duncan, padre della musica di ricerca, in scena con un bagaglio tecnologico indispensabile per viaggiare negli sconfinati territori del suono.
Il festival prosegue oggi con un'altra sfilata di appuntamenti che parte alle 16 al Conservatorio con la sound artist Kateryna Zavoloka, e va avanti alle 21 all'Auditorium con il danzatore Alessandro Sciarroni protagonista di Untitled, e termina con alle 22.30 con Christian Fennesz, guru dell'elettronica, accompagnato da Riccardo Giovinetto e Simone Bosco.
Carlo Argiolas