Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Iuc, torna a pagare la prima casa

Fonte: La Nuova Sardegna
27 novembre 2013

Tutti contribuiranno per i servizi comunali. Solo per il 2014 tetto del 2,5 per mille

la nuova tassa




ROMA L’Imu sulla prima casa non tornerà. Ma le abitazioni principali, quelle nelle quali i proprietari vivono, non riusciranno ad evitare la Iuc, la nuova imposta unica comunale. Almeno per la parte che riguarda la cosiddetta Tasi, cioè la tassa sui servizi comunali. L’aliquota base sarà dell’1 per mille ma per il 2014 - attenzione, solo per questo primo anno - l’aliquota non potrà superare il 2,5 per mille. Già perché la Tasi, che è la vera novità del 2014, dovranno pagarla tutti. Lo prevede la filosofia della service tax, cioè una tassa dovuta da chi usufruisce dei servizi comunali. Così, seppure con una riduzione drastica, la verseranno anche gli inquilini. Avranno sconti invece gli emigranti e le famiglie composte da una sola persona. La scelta ultima sarà nelle mani dei Comuni, che avranno anche la facoltà di azzerare la Tasi. La Iuc, tre tasse in una. L’Imposta unica comunale non è altro che il “cappello” sotto il quale si raccolgono tre tributi comunali sulla casa: rimane l’Imu su seconde case e prime di lusso, arriva la Tasi (che di fatto sostituisce la parte di Tares sui servizi indivisibili), c’è la Tari che sostituisce la vecchia tassa sui rifiuti. Prima casa torna a pagare. Non ci sarà più l’Imu, tranne che per case di lusso, ville e castelli. La Tasi però non potrà essere evitata. Con due limiti: per il primo anno non potrà andare oltre il 2,5 per mille e, comunque, se l’aliquota applicata in precedenza era più bassa, questa diventerà il limite insuperabile. Comuni possono azzerarla. La nuova Iuc punta a potenziare il ruolo federalista dei Comuni che potranno prendere molte decisioni. Il Comune, con deliberazione del Consiglio comunale, può anche azzerarla. Per questo il governo aveva stanziato prima 943 milioni. A questi il Parlamento ha aggiunto altri 500 milioni. Serviranno per introdurre detrazioni oppure variazioni d’aliquota. Tasi, gli inquilini la pagano ridotta. La Tasi la pagheranno anche gli inquilini. Per loro però l’esborso sarà ridotto. A seconda del regolamento comunale dovranno versare tra il 10 e il 30 per cento dell’ammontare complessivo della Tasi calcolato applicando l’aliquota. Detrazioni cambiano logica. Cambia la logica delle detrazioni che riguarderanno solo la Tasi (non l’Imu che si paga sulla seconda casa). Non sembrano contemplate riduzioni per i figli, ma sarà alleggerito il prelievo per chi usa meno, o non usa, i servizi. Detrazioni ci potranno essere per chi abita da solo, per chi risiede all'estero per più di sei mesi, o per le abitazioni occupate solo per una stagione, come la casa al mare. Si arricchisce calendario versamenti. L’Imu si pagherà due volte l’anno a giugno e dicembre. La Tasi, invece, si verserà in quattro rate: il primo appuntamento è il 16 gennaio; si prosegue il 16 aprile, il 16 luglio e il 16 ottobre.